Le reazioni, nazionali e internazionali, all’elezione del nuovo pontefice Prevost
Dopo un Conclave rapido il soglio di Pietro non è più vacante. Il nuovo pontefice è lo statunitense Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV.
Mentre gli occhi di tutto il mondo spiavano il balcone in attesa di conoscere il volto del nuovo leader spirituale della Chiesa Cattolica, le reazioni iniziavano ad arrivare.
A partire da Roma. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno interrotto la riunione del Consiglio supremo di difesa nel momento delle prime parole scandite da papa Leone XIV.
Mattarella ha inviato un messaggio al pontefice assicurando l’impegno “della Repubblica Italiana a perseguire rapporti sempre più solidi con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e libertà per tutte le persone”. Il Capo dello Stato si è poi detto “certo che la lunga esperienza nel Sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà accesso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall’inizio del proprio pontificato”.
Giorgia Meloni ha prima affidato a X un messaggio per il pontefice: «in un tempo segnato da conflitti e inquietudini, le sue parole dalla Loggia delle Benedizioni sono un richiamo potente alla pace, alla fraternità e alla responsabilità. Un’eredità spirituale che si raccoglie nel solco tracciato da Papa Francesco, e che l’Italia guarda con rispetto e speranza». La premier poi ha inviato una lettera a Prevost: «la nostra casa si fonda sulla sintesi straordinaria tra fede e ragione. Sintesi che ha permesso alla civiltà italiana ed europea di concepire un mondo nel quale la persona è centrale, la vita è sacra, gli uomini sono liberi e di eguale dignità, lo Stato e la Chiesa sono distinti ma si rispettano reciprocamente, e crescono insieme».

La seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, ha inviato un telegramma al Papa con le “più vive felicitazioni dell’Assemblea del Senato della Repubblica e mie personali. Sono certo che il suo Alto Magistero potrà guidare ed ispirare non solo le comunità cristiane ovunque nel mondo”. Mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha scritto su X che “Roma saluta con affetto e commozione il suo Vescovo. La città è pronta a proseguire il Giubileo con rinnovato slancio e spirito d’accoglienza, nel solco del messaggio di speranza e solidarietà che ha caratterizzato l’impegno di Papa Francesco”.
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Dall’Europa
Dall’Unione europea è arrivato il saluto della presidente del Parlamento, Roberta Metsola, che gli ha dato il benvenuto e augurato “il meglio per questo nuovo viaggio come Pontefice della Chiesa Cattolica. Possano la sua saggezza e la sua forza ispirare il mondo mentre lavoriamo per costruire ponti, unità e pace”. In un messaggio congiunto del Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen l’Unione europea si è detta “pronta a lavorare a stretto contatto con la Santa Sede per affrontare le sfide globali e alimentare uno spirito di solidarietà, rispetto e gentilezza”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sui social, ha salutato il nuovo pontefice augurandosi che “il Vaticano continui a fornire il suo sostegno morale e spirituale agli sforzi dell’Ucraina per una pace duratura. Auguro a Sua Santità Leone XIV saggezza, ispirazione e forza, sia spirituale che fisica, nello svolgimento della sua nobile missione” ribadendo che “l’Ucraina apprezza profondamente la posizione coerente della Santa Sede”. Anche Vladimir Putin, da Mosca, ha commentato l’elezione del papa dicendosi “fiducioso che il dialogo costruttivo e l’interazione instaurati tra Russia e Vaticano continueranno a svilupparsi sulla base dei valori cristiani che ci uniscono”. Viktor Orban, il presidente ungherese, ha invece parlato di “una nuova speranza. Dio benedica Leone XIV”.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha augurato che “questo nuovo pontificato portare pace e speranza”, il neo-cancelliere tedesco Friedrich Merz ha scritto che il nuovo pontefice “dà speranza a milioni di credenti” e il presidente del Consiglio spagnolo Pedro Sanchez ha fatto i suoi “auguri a tutta la Chiesa Cattolica per l’elezione del nuovo Papa Leone XIV come Pontefice”. Anche la famiglia reale di Spagna ha salutato il nuovo pontefice su X scrivendo le congratulazioni a Prevost e sottolineando come “il suo appello alla pace ci ispira, ci incoraggia e riflette i desideri e i sentimenti più profondi del popolo spagnolo”.

Secondo il premier britannico Keir Starmer l’elezione di Leone XIV è un momento “fondamentale” e auspica “un nuovo capitolo per la leadership” della Chiesa Cattolica a livello mondiale, ricordando anche l’eredità di Francesco.
Le congratulazioni sono arrivate anche dal segretario generale delle Nazioni Unite. Secondo Antonio Guterres “il mondo ha bisogno delle voci più forti in favore della pace, della giustizia sociale, della dignità umana e della compassione”. Il segretario ha poi aggiunto di non vedere l’ora di “proseguire la lunga cooperazione tra le Nazioni Unite e la Santa Sede per promuovere la solidarietà, la riconciliazione e costruire un mondo giusto e sostenibile per tutti”.
Dagli Stati Uniti
Ovviamente, tra i primi commenti c’è stato quello del presidente statunitense Donald Trump. «Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost, che è stato appena nominato Papa. È un tale onore rendersi conto che è il primo Papa americano. Che emozione e che grande onore per il nostro Paese. Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo!» è stato il messaggio del presidente su Truth.
Il vicepresidente, JD Vance, ha scritto su X di essere “sicuro che milioni di cattolici americani e altri cristiani pregheranno per il successo del suo lavoro alla guida della Chiesa. Che Dio lo benedica!” e anche il segretario di Stato americano Marco Rubio ha assicurato la volontà di “approfondire il nostro duraturo rapporto con la Santa Sede con il primo pontefice americano”.

Per il sindaco di Chicago, città natale del pontefice, Brandon Johnson, “tutto il meglio, incluso il Papa, viene da Chicago! Congratulazioni al primo Papa americano Leone XIV! Speriamo di darti presto il bentornato a casa”.
Dal Medio Oriente
Il presidente israeliano Isaac Herzog si è detto ansioso “di migliorare le relazioni tra Israele e la Santa Sede e di rafforzare l’amicizia tra ebrei e cristiani in Terra Santa e nel mondo”, mentre il premier Benyamin Netanyahu sottolinea la provenienza di Prevost e augura successo al “primo papa degli Stati Uniti”.
Il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah Bin Zayed Al Nahyan, ha auspicato invece che il pontefice “promuova il dialogo tra diverse religioni e la coesistenza tra le persone di diverse fedi”. Circa dello stesso avviso il presidente libanese Joseph Aoun (unico capo di Stato cristiano del mondo arabo) che auspica che Dio sostenga Leone XIV a “guidare la Chiesa in questa fase importante della sua storia, nel promuovere il messaggio di amore e pace nel mondo, e nel rafforzare il dialogo tra religioni e culture diverse”.
Dall’America Latina
Dato che Prevost a lungo ha operato come missionario e poi come vescovo in Perù, anche dal Sud America sono arrivati messaggi. La presidente peruviana Dina Boluarte ha parlato di una elezione “storica” ribadendo come Leone XIV abbia “seminato speranza, camminato accanto ai più bisognosi e condiviso le gioie del nostro popolo”.

Per il presidente argentino Javier Milei “le forze del cielo hanno dato il loro verdetto in modo chiaro”, mentre il presidente colombiano Gustavo Petro ha auspicato che il nuovo papa “sia il grande leader dei popoli migranti in tutto il mondo e spero che sostenga i nostri fratelli e sorelle migranti latinoamericani, oggi umiliati negli Stati Uniti”.
Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha auspicato che il nuovo pontefice raccolga l’eredità del predecessore, dato che “le qualità principali di Francesco sono state la ricerca instancabile della pace e della giustizia sociale, la difesa dell’ambiente, il dialogo con tutti i popoli e le religioni e il rispetto per la diversità”.
Foto di copertina: ANSA / VATICAN MEDIA