OSCAR2023

Everything Everywhere All at Once vince il premio miglior film. Pinocchio di Del Toro miglior animazione, Brendan Fraser è miglior attore. L’Italia a bocca asciutta

La notte degli Oscar 2023 ha consacrato il film “outsider” Everything Everywhere All at Once, che si è portato a casa ben 7 statuette. Il film, opera di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, è stato premiato come miglior film, miglior regia, miglior attrice e migliori attori non protagonisti. 7 statuette su 11 candidature, un record.

I “Daniels” hanno così battuto i favoriti, i blockbuster Avatar, Top Gun: Maverick e The Fabelmans di Spielberg, ma anche Gli spiriti dell’Isola.

Everything Everywhere All at Once vince tutto

Everything Everywhere All at Once è un film che mischia elementi di avventura, azione, fantascienza, dramma familiare, tematiche Lgbt, commedia e romance.

Michelle Yeoh è stata proclamata miglior attrice protagonista, prima donna asiatica a vincere questo premio. Nel suo discorso di ringraziamento ha dichiarato: “non lasciate mai che qualcuno vi dica che avete passato una certa età“. Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis hanno alzato la statuetta per miglior attore e attrice non protagonista.

Brendan Fraser, Miglior attore protagonista con “The Whale”

La statuetta di Miglior attore protagonista è andata invece a uno strabiliante Brendan Fraser con il suo The Whale. «Ringrazio l’Academy per aver creduto in questo film coraggioso, e Darren Aronofsky per avermi dato la possibilità di salvarmi con ‘The Whale’. È un onore essere qui con voi. Ho cominciato 30 anni fa a lavorare nel cinema e le cose non sono state sempre facili per me. Come le balene, risalire non è facile, tornare in superficie non è facile, e ringrazio tutti quelli che me lo hanno permesso».

Il Miglior film straniero è “Niente di nuovo sul fronte occidentale”

Niente di nuovo sul fronte occidentale ha conquistato quattro premi: oltre alla statuetta di Miglior film straniero, ha vinto miglior fotografia, scenografia e colonna sonora.

Pinocchio di Del Toro Miglior film d’animazione

Il Miglior film d’animazione è stato Pinocchio di Guillermo Del Toro.

I grandi sconfitti: Avatar e Top Gun, ma anche Spielberg

Tra i grandi sconfitti senza dubbio i due kolossal che hanno segnato il ritorno nei cinema nel post-pandemia: Avatar: la Via dell’Acqua e Top Gun: Maverick. Il primo ha vinto la statuetta per gli effetti speciali, il secondo il sonoro. In sala non c’erano né Tom Cruise né James Cameron, prontamente attaccati, ma con la sottile ironia che lo contraddistingue, dal presentatore Jimmy Kimmel, promosso a pieni voti: “i due ragazzi che hanno insistito perché andassimo al cinema non si sono presentati a teatro”.

Delusione anche per Gli spiriti dell’isola e The Fabelmans che non ottengono nemmeno una statuetta. Steven Spielberg è comunque il primo regista ad aver ottenuto la candidatura in 6 decenni differenti.

Altra grande sconfitta, l’Italia. Nessuna statuetta raggiunge il Belpaese: l’Oscar per Miglior cortometraggio va a An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White, che batte la candidata italiana Alice Rohrwacher con Le pupille. E la statuetta per il Miglior trucco va a Adrien Morot, Judy Chin e Annemarie Bradley per The Whale; rimane indietro Aldo Signoretti, candidato per Elvis.

Fronte anti-Putin all’Academy: il documentario su Navalny vince l’Oscar

Nonostante il rifiuto di ospitare il messaggio del presidente ucraino Zelensky, all’Academy è arrivata forte e chiara la voce dell’oppositore russo Navalny. Il documentario su di lui ha vinto l’Oscar e la moglie dal palco fa sentire il grido degli oppositori del governo di Mosca: «mio marito è in carcere solo perché ha difeso la libertà e la democrazia. Io sogno il giorno in cui lui sarà libero, sogno il giorno in cui sarà libero il mio Paese».

Jimmy Kimmel promosso a pieni voti

Promosso il presentatore-comico Jimmy Kimmel, che alla sua terza avventura sul palco del Dolby Theather si è trovato a dover gestire il “post schiaffo” di Will Smith a Chris Rock. E lo ha fatto scherzandoci sopra fin dai primi minuti. «Questa è una serata speciale, voglio che vi sentiate al sicuro e soprattutto voglio che io sia al sicuro. Se qualcuno farà un atto di violenza, riceverà un Oscar come miglior attore e potrà fare un discorso di 19 minuti. Se qualche cosa di imprevedibile o violento succede, fate quel avete fatto l’anno scorso: assolutamente niente. In realtà c’è una squadra che interviene: c’è Creed (inquadrato Michael B. Jordan, Ndr) e Michelle Yeoh ma prima di salire dovrete uccidere Spiderman (Andrew Garfield). Anche il Fabelman in persona (inquadrato Steven Spielberg che fa l’occhiolino) ma anche Guillermo, il mio braccio destro Se volete mettermi le mani addosso… non Del Toro, l’altro Guillermo». Alla fine del suo discorso sono entrati dei ballerini che lo hanno trascinato fuori dal palco: «chi farà discorsi troppo lunghi verrà trascinato via così».

Kimmel ha poi scherzato su – e con – Steven Spielberg: «quest’anno abbiamo molti sequel e franchising, si dice che Hollywood non abbia più idee… Pensate che Spielberg ha dovuto fare un film su Spielberg. Seth che vuoi, funghi? – ha detto rivolgendosi all’amico comico Seth Rogen. – Danne uno a Steven che sostiene che non ha mai fumato erba.. ma non è possibile eri sobrio quando hai fatto film su un alieno? Evviva Spielberg regista nominato per 6 decenni consecutivi agli Oscar».

Lady Gaga e Rihanna incantano l’Academy

Vere protagoniste della serata anche le due cantanti Lady Gaga e Rihanna.

La prima, si è presentata sul palco in jeans e t-shirt, struccata, e ha cantato Hold my hand da Top Gun: Maverick. «Penso che tutti abbiamo bisogno l’uno dell’altro, abbiamo bisogno di molto amore per attraversare questa vita, e tutti abbiamo bisogno di un eroe» ha dichiarato prima della performance.

Rihanna ha sfoggiato voce e pancione cantando Lift Me Up, colonna sonora di Black Panther: Wakanda Forever, e ha ottenuto la standing ovation del pubblico.

La statuetta per la Miglior canzone è andata però a Naatu Naatu, colonna sonora del film RRR.

Presente al Globe Teathre di Hollywood anche Lenny Kravitz, che in abito scuro ma con la camicia aperta e coperto da catenoni d’oro bianco e argento e una croce molto grossa, ha voluto ricordare con la sua esibizione le personalità di Hollywood scomparse nell’ultimo anno: Gina Lollobrigida, Kirstie Alley, Ray Liotta, Angelo Badalamenti, Jean-Luc Godard, Irene Cara, Julie Reichert, Burt Bacharach, Angela Lansbury, Mary Alice, James Caan e Raquel Welch.

di: Micaela FERRARO

FOTO: SHUTTERSTOCK