La Regione si avvia verso le elezioni dopo il no dei 5Stelle ad un accordo con il Pd
Con la presentazione del Rapporto di fine mandato presso il Tempio di Adriano, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha annunciato che domani rassegnerà le dimissioni, in occasione del “decimo giudizio di parifica della Corte dei Conti“, ossia la conferma che il governatore lascerà in ordine i conti della Regione.
Il presidente in carica ha anche annunciato che “alle quattro di questa mattina” il Consiglio regionale ha approvato l’ultima legge della sua consiliatura, una norma che “contiene per cittadini, imprese e terzo settore provvedimenti molto importanti: sul costo energetico ci sono aiuti ai cittadini per 25 milioni, per chi vive in case Ater 10 milioni e altri 23 per i Comuni del Lazio“.
«Inoltre – ha aggiunto Zingaretti – sono contento di poter annunciare una svolta epocale per la Capitale: dopo anni di parole la Regione ha concesso la devoluzione dei poteri urbanistici a Roma».
Il Lazio ha dunque già rivolto lo sguardo verso le prossime elezioni regionali. Ieri il Movimento ha definitivamente chiuso le porte al Pd per un ipotetico apparentamento. Un segnale colto anche dagli assessori della Giunta pentastellati Roberta Lombardi e Valentina Corrado che non hanno presenziato all’evento di fine mandato.
Una scelta che Zingaretti ha commentato con perplessità, ribadendo che Conte ha rotto “l’alleanza che governa il Lazio senza motivo perché la Regione non ha mai autorizzato e non autorizzerà l’inceneritore. Questo lo abbiamo già deciso noi, non ce lo dice lui. La scelta di Gualtieri riguarda la città anche in vista del Giubileo, per far fronte alla realtà che si è trovato ad affrontare dopo dieci anni di niente“.
Ancora contesa la candidatura di D’Amato, attuale assessore alla sanità della Regione cui, a margine della conferenza di fine mandato di Zingaretti viene chiesto se potrebbe essere candidato del Terzo Polo: «no, del Terzo polo no…candidato unitario» risponde.
FdI, il Parlamento nomina i nuovi capigruppo alla Camera
Nel frattempo Fratelli d’Italia ha appena nominato i suoi nuovi capigruppo in Parlamento. A Palazzo Madama il nuovo presidente dei senatori del partito sarà Lucio Malan, mentre alla Camera la guida spetterà a Tommaso Foti. Le nuove nomine si sono rese necessarie dopo il passaggio di Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida agli incarichi di Governo.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI