La Procura di Bari ha aperto un’indagine sui crimini di guerra commessi in Ucraina dai russi. Mosca convoca ambasciatore polacco: “ci aspettiamo delle scuse”
«Siamo pronti a portare avanti i negoziati» ha dichiarato Zelensky intervenendo ad un convegno dell’Istituto di studi politici di Parigi, aggiungendo però che “con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol, con ogni nuova città in cui ci sono decine di vittime e atrocità di ogni tipo, il desiderio e la possibilità di negoziare scompare, come la possibilità di trovare una soluzione diplomatica“.
A tal proposito, è arrivata la notizia di un fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari, aperto contro ignoti per i crimini di guerra commessi in Ucraina dai russi (leggi qui la notizia completa).
Intanto, la Procura di Kiev ha annunciato l’avvio di un processo contro il sergente russo 21enne Panzer Kantemirov, accusato di aver ucciso un civile disarmato che si stava recando in bicicletta nel villaggio di Chupakhivka, nella regione di Sumy, il 28 febbraio scorso.
Intanto, rispondendo all’annuncio del vice capo dell’amministrazione locale filo-russa Kirill Stremousov di Kherson che aveva dichiarato di voler chiedere di essere annesso alla Federazione russa, il consigliere di Zelensky Mikhailo Podolyak ha risposto che “possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano“.
Proseguono anche le tensioni fra Mosca e Varsavia: in seguito all’attacco all’ambasciatore russo in Polonia lo scorso 9 maggio, durante la deposizione di una corona di fiori, il Ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore polacco a Mosca Krzysztof Krajewski. La Russia ha fatto sapere di aspettarsi scuse ufficiali dalle autorità polacche.
Fronte economico
Mentre continuano le trattative per approvare il sesto pacchetto di sanzioni Ue (leggi qui), la Commissione europea ha annunciato di star lavorando a uno strumento di confisca dei beni a persone ed entità russe sanzionate. In questo modo si andrebbe a costituite un fondo comune da impiegare per risarcire l’Ucraina. Come ha spiegato il commissario europeo per la Giustizia Didier Reynders “l’intenzione successiva è di chiedere ai Paesi di destinare le risorse finanziarie delle confische a un fondo comune che consenta di finanziare le vittime della guerra, l’Ucraina e gli ucraini“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/FERMO IMMAGINE