Il ministro degli Esteri di Taipei dichiara che le eseritazioni sono mirate a preparare l’invasione e il cambio dello status quo
Paura a Taiwan dove le tensioni si acuiscono: alla visita di Nancy Pelosi, presidente della Camera Usa, ha fatto seguito un rafforzamento delle esercitazioni militari cinesi intorno all’Isola; secondo il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, la Cina sta usando “le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all’invasione di Taiwan”.
«La vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello Stretto di Taiwan e nell’intera regione dell’Asia Pacifico», ha chiarito.
In risposta l’esercito dell’Isola ha effettuato una serie di esercitazioni a fuoco vivo. Un portavoce dell’Ottavo corpo d’armata dell’Esercito taiwanese ha precisato che l’esercitazione era già stata programmata e non costituisce una risposta diretta alle manovre di Pechino.
L’Amministrazione per la sicurezza marittima cinese di Lianyungang ha vietato per la navigazione nelle acque meridionali del Mar Giallo, a nord di Taiwan, di fronte alla Corea del Sud, nei giorni tra l’11 e il 13 agosto perché terrà un nuovo ciclo di manovre di artiglieria con proiettili veri. Sono state fornite anche le coordinate della zona off-limits.
Intanto, è stata rilevata la presenza di 10 navi e 45 jet cinesi nello spazio intorno all’Isola. 16 caccia da combattimento (8 SU-30, 8 J-16) hanno “volato sulla parte orientale della linea mediana dello Stretto di Taiwan“, che non è riconosciuta da Pechino ma che è “tradizionalmente rispettata”.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/RITCHIE B. TONGO