MACRON

Russia: “intercettati due aerei Nato sul Mar Baltico”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che non fornirà caccia a Kiev ma garantirà “la formazione di piloti” ucraini. Durante un’intervista a Tf1, il capo dell’Eliseo ha affermato che durante il colloquio con Zelensky si è parlato di “missili e addestramento”.

«La nostra strategia è aiutare l’Ucraina a resistere – ha affermato Macron – Per il momento, iniziamo l’addestramento, è l’accordo che hanno preso la maggior parte degli europei».

Il presidente francese ha, poi, specificato che intende aiutare Kiev “a organizzare, nel momento che sceglierà, una controffensiva per poter riportare tutti al tavolo delle trattative e, nelle condizioni che ha scelto, costruire per essa stessa una pace duratura”. Dopo aver annunciato l’invio di “nuove munizioni”, Macron ha ricordato che “non si sta facendo la guerra alla Russia, ma si sta aiutando l’Ucraina a resistere all’invasione russa. Questo vuol dire che non invieremo armi che possano raggiungere o attaccare la Russia”.

Onu: “23.600 vittime civili dall’inizio del conflitto”

Secondo l’Onu sono 23.600 le vittime civili dall’inizio del conflitto, il 24 febbraio 2022.

«Le ostilità, inclusi gli attacchi missilistici, attualmente sembrano essere in aumento su entrambi i lati della linea del fronte in Ucraina – ha dichiarato il sottosegretario generale dell’Onu per gli Affari umanitari Martin Griffiths durante una riunione del Consiglio di Sicurezza – L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha verificato l’incredibile cifra di 23.600 vittime civili dal 24 febbraio 2022, e sappiamo tutti che il costo effettivo sarà probabilmente molto più alto».

«Quasi 3,6 milioni di persone hanno ricevuto assistenza umanitaria in Ucraina nel primo trimestre del 2023 – ha proseguito Griffiths – E finora quest’anno circa 43 convogli inter-agenzia hanno consegnato rifornimenti a 278mila persone nelle aree di prima linea, ma ci sono ancora limiti alla nostra capacità di fornire aiuti a tutti i bisognosi. La sfida più grande rimangono gli impedimenti al raggiungimento di tutte le aree di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, attualmente sotto il controllo militare della Russia, (è un) imperativo esplorare tutte le opzioni per raggiungere i civili, ovunque si trovino».

Ungheria blocca tranche fondi Epf all’Ucraina

A sorpresa l’Ungheria avrebbe bloccato l’erogazione dell’ottava tranche di fondi provenienti dallo European Peace Facility (Epf) per le armi destinate all’Ucraina. Lo ha riferito RaiNews, che ha citato l‘ANSA, alla quale lo avrebbe riferito una fonte informata sui fatti.

La tranche, del valore di 500 milioni, sarebbe dovuta essere erogata lunedì 22 maggio. Budapest, stando a quanto riportato, avrebbe preteso “garanzie” affinché l’Epf mantenga in futuro il suo orizzonte “globale” e non sia unicamente utilizzato per armare Kiev. L‘Epf rimborsa gli Stati membri -solitamente al 50% ma non c’è uno standard fisso – che hanno donato materiale bellico all’Ucraina.

Zelensky: “torniamo a casa con nuove armi”

Volodymyr Zelensky ha terminato le visite in Europa. Il presidente ucraino si è recato a Parigi, Berlino, Roma e Londra.

«Tre lunghi giorni – e i nostri soldati e il nostro Stato stanno diventando più forti. Molto più forti. Italia, Germania, Francia, Regno Unito… Stiamo tornando a casa con nuovi pacchetti di difesa. Più armi nuove e potenti per il fronte, più protezione per il nostro popolo, più sostegno politico – ha scritto Zelensky su Telegram La nostra formula di pace è stata discussa in tutti gli incontri e ora c’è una maggiore disponibilità dei nostri partner a seguire la formula ucraina, c’è più sostegno per la nostra adesione all’Ue, più comprensione del fatto che l’adesione dell’Ucraina alla Nato è inevitabile. Quindi i principali risultati di questi giorni sono: nuove armi per l’Ucraina, rispetto per gli ucraini, e la nostra vittoria è stata avvicinata. E aggiungeremo altro sostegno!. Gloria a tutti coloro che combattono per il nostro Paese! Gloria a tutti coloro che ci aiutano continuamente! Gloria a tutti coloro che addestrano i nostri combattenti! Gloria all’Ucraina!».

Russia: “intercettati due aerei Nato sul Mar Baltico”

Mosca ha riferito di aver intercettato due aerei militari, uno francese e uno tedesco, sul Mar Baltico. Secondo il Cremlino i velivoli avrebbero voluto “violare il confine” russo.

«Dopo che gli aerei militari stranieri sono tornato indietro dal confine di stato russo, l’aereo da combattimento russo è tornato sano e salvo all’aeroporto» ha scritto su Telegram il ministero della Difesa russo.

Attentato a ministro filorusso di Lugansk

Il ministro dell’Interno filorusso dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk è rimasto gravemente ferito in un attentato. Lo hanno riferito le agenzie russe, che hanno citato le forze dell’ordine locali. Secondo la Tass, l’uomo si trova “in terapia intensiva”.

L’attacco sarebbe avvenuto nel negozio di un barbiere vicino all’edificio della compagnia radiotelevisiva statale, a 500 metri dal palazzo del governo e dall’edificio del Consiglio popolare. 

Sono rimaste ferite altre cinque persone, di cui tre in modo grave.

Kiev: “non può essere esclusa fine dell’accordo sull’export del grano”

Ucraina non esclude la fine dell’accordo per l’export di grano attraverso il Mar Nero, in scadenza il 18 maggio. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice del ministero ucraino degli Esteri Olha Trofimtseva.

«La situazione complessiva non è cambiata molto e riceviamo informazioni piuttosto contrastanti sull’accordo sul grano e sulla possibilità della sua prosecuzione» ha dichiarato Trofimtseva.

La Russia ha minacciato di abbandonare l’intesa nel caso in cui non venissero soddisfatte le sue richieste sulla rimozione degli ostacoli all’export russo di grano e fertilizzanti.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/YOAN VALAT / POOL