Colloquio telefonico tra il Putin e il premier israeliano Bennett: il capo del Cremlino si scusa per le parole di Lavrov. Biden sente Scholz. Usa all’Onu: “la Russia ha mentito al Consiglio di SIcurezza”
È il 71esimo giorno di guerra in Ucraina (leggi qui). Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Naftali Bennett. Stando a quanto riferito dal Cremlino, citato dalla Tass, i due leader avrebbero parlato soprattutto della “questione umanitaria” in Ucraina.
Putin, inoltre, si è scusato con Bennett per le parole del ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, secondo sui Adolf Hitler avrebbe avuto “sangue ebreo”. Lo riportano i media israeliani citando l’ufficio del premier.
«Il primo ministro ha accettato le scuse di Putin e lo ha ringraziato per il suo chiarimento in merito alle sue posizioni sul popolo ebraico e la memoria dell’Olocausto» viene riferito.
Nella telefonata, il capo del Cremlino avrebbe affermato: «la Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi».
Colloquio telefonico anche per il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente americano Joe Biden. I due leader, stando a quanto riferito da un portavoce del Governo tedesco, “hanno convenuto che l’Ucraina debba continuare a ricevere un sostegno sostanziale e continuo nell’esercizio del suo legittimo diritto all’autodifesa”. La Russia viene nuovamente chiamata con urgenza “a porre fine immediatamente ai combattimenti e a ritirare le sue truppe”.
«La guerra all’Ucraina è insensata nella sua portata, spietata nelle sue dimensioni e illimitata nel suo potenziale di danno globale». Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, ribadendo di aver riaffermato anche a Mosca e a Kiev che “l’invasione russa dell’Ucraina è una violazione della sua integrità territoriale e della Carta delle Nazioni Unite. Il ciclo di morte e distruzione deve fermarsi. È giunto il momento di unirsi e porre fine a questa guerra”.
L’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha dichiarato che la Russia “ha mentito ripetutamente al Consiglio di Sicurezza Onu con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, con falsità una più ridicola dell’altra”.
«Non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l’Ucraina si stia attenuando. Mosca ha violato la Carta delle Nazioni Unite, ha ignorato i nostri appelli globali e unificati per porre fine a questa guerra» ha aggiunto l’ambasciatrice.
Gli Stati Uniti forniscono intelligence all’Ucraina, ma non decidono insieme a Kiev i target. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che l’Ucraina unisce tutte le informazioni a sua disposizione e “prende le sue decisioni e agisce”. Secondo il New York Times, gli Stati Uniti hanno aiutato Kiev a uccidere generali russi.
«Stiamo organizzando una telefonata tra Biden e i leader del G7 per i prossimi giorni». Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. «Quanto al 9 maggio [il giorno in cui la Russia celebra la vittoria contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale e che, secondo l’intelligence occidentale, potrebbe essere il giorno in cui Vladimir Putin intende dichiarerà vittoria NdR], non abbiamo piani specifici».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/TING SHEN/POOL