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Zelensky: liberata quasi tutta la regione di Kharkiv. Izyum in rovina, distrutto l’80% delle infrastrutture. Scoperte 10 camere delle torture

Dal 24 febbraio la Russia ha lanciato oltre 3.800 missili sull’Ucraina: lo ha affermato ieri sera Volodymyr Zelensky, riportato dal Kyiv Independent, precisando poi che “nessun missile avvicinerà la Russia al suo obiettivo. Non ci sarà alcuna sottomissione dell’Ucraina. Ogni missile – scandisce il presidente – avvicina la Russia a un maggiore isolamento internazionale, a un maggiore degrado economico e a una condanna storica ancora più netta“.

Il presidente ieri si è poi intrattenuto in un colloquio telefonico con premier canadese Justin Trudeau, ringraziandolo per l’aiuto in particolare nel settore energetico; il mese scorso infatti Ottawa ha erogato a Kiev un prestito di 348 milioni di dollari per l’acquisto di gas.

Intanto notte gli Usa hanno approvato un nuovo invio di armi in Ucraina per 600 milioni di dollari.

Sergei Gorenko, procuratore generale dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, è morto in un’esplosione nell’edificio che ospita la Procura. Secondo quanto riportato da Interfax si tratterebbe di un attentato.

Intanto procede la controffensiva ucraina che porta a casa “risultati senza precedenti“: secondo quanto confermato dal presidente Zelensky, oggi “quasi l’intera regione di Kharkiv è stata liberata“.

«Durante gli oltre cinque mesi di occupazione, i russi si sono lasciati alle spalle villaggi devastati e in alcuni di essi non c’è una sola casa rimasta in piedi – prosegue il presidente. – Durante questo periodo gli occupanti non hanno cercato di fare nulla per la gente, ma hanno solo distrutto. La Russia non ha portato altro che il genocidio».

Trovata fossa comune a Izyum: almeno 450 morti

Dopo la liberazione di Izyum dall’occupazione russa, le forze ucraine tornano in città e tracciano un primo drammatico bilancio della devastazione lasciata dalla guerra. Ieri è stata rinvenuta una fossa comune con centinaia di corpi, finora 450, fotografata e condivisa su Twitter dal capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak: «la Russia è uno Stato assassino». Si attendono ulteriori informazioni sulla fossa, dove sarebbero sepolti civili e soldati ucraini.

Stando ad altre informazioni riferite da un politico locale ripreso dalla Bbc, gran parte di Izyum “giace in rovina, fino all’80% delle infrastrutture della città è stato distrutto, i corpi vengono ancora scoperti tra le macerie“.

L’Onu ha annunciato l’intenzione di inviare una squadra di esperti a Izyum per indagare sulle fosse comuni ritrovate.

Sempre nella regione di Kharkiv il capo della polizia nazionale Igor Klymenko ha riferito di aver scoperto altre “almeno 10 camere delle torture”, sparse in diverse località e di cui due nella cittadina di Balakliya.

Grano, Erdogan: “impegnati per il trasporto in Africa”

Recep Tayyip Erdogan è intervenuto al vertice dei leader dell’Organizzazione della cooperazione di Shanghai a Samarcanda. Unendosi al gruppo Sco il presidente turco ha ribadito il sincero impegno del suo Stato per garantire che il grano ucraino continui ad essere esportato attraverso il Mar Nero per raggiungere i Paesi più bisognosi, in particolare quelli del Continente africano.

di: Marianna MANCINI

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