Il premier non sosterrà nessuno dei candidati in lizza per la guida del partito
Alla rosa dei papabili successori alla guida del partito Tory e dunque dell’Esecutivo britannico si aggiunge il nome di Liz Truss, attualmente ministra degli Esteri.
«Ho una visione chiara per il nostro Paese e la nostra economia» scrive su Twitter Truss che rivendica di avere anche “l’esperienza per occuparsene“, presentando proprio la gestione del conflitto in Ucraina come esempio di affidabilità.
Fra i punti programmatici già avanzati con lo slogan Trusted to Deliver, Truss cita l’abbassamento delle tasse, una “presa salda sulla spesa” e l’obiettivo della crescita economica.
Nel frattempo il premier in carica oggi ha fatto la sua prima apparizione pubblica dalle dimissioni, nella quale ha annunciato che non darà il suo sostegno a nessuno dei candidati in lizza.
Al momento sono 11 gli aspiranti leader dei Tories che correranno per la guida del partito secondo un calendario in via di definizione.
«Il compito del primo ministro in questa fase è lasciare che sia il partito a decidere, lasciarli andare avanti e continuare a portare avanti i progetti che siamo stati eletti per realizzare» ha spiegato Johnson.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/ANDY RAIN