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Ospedali sommersi da pazienti, personale medico contagiato che continua a lavorare. La nuova ondata di Covid sta mettendo a dura prova la Cina

La situazione in Cina si sta facendo insostenibile. Dopo aver abbandonato la politica “zero covid” a seguito delle proteste, il Paese è in ginocchio. La città più grande della Cina, Shanghai, ha ordinato alla maggior parte delle sue scuole di seguire le lezioni online mentre gli asili nido e i centri per l’infanzia chiuderanno da lunedì, secondo l’ufficio dell’istruzione della metropoli.

Sono esauriti medicinali e kit per i tamponi, negli ospedali il personale per far fronte all’emergenza è costretto a lavorare anche se positivo al Covid. Già prima dell’allentamento delle restrizioni una nuova ondata di contagi aveva investito la Cina, così oltre ai medicinali, che scarseggiano, vengono acquistati anche rimedi naturali che si pensa possano essere di aiuto: limoni, pesche sciroppate, compresse di vitamina C e acqua elettrolizzata.

A Pechino in alcuni ospedali il personale contagiato dal virus è circa l’80%, ma molti a causa della carenza di personale continuano a lavorare. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters negli ospedali tutte le operazioni che non siano questione di vita o di morte sono state rinviate. Il South China Morning Post ha condiviso un video che mostra diverse auto parcheggiata con accanto il supporto per la flebo e l’ago che entra nel braccio delle persone all’interno dell’abitacolo.

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamenti di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/WU HAO