PERù PROTESTE

Caos in parlamento, niente elezioni anticipate a dicembre 2023

La situazione in Perù rimane ostica.

Il Parlamento non è riuscito ad approvare un progetto di legge che prevedeva elezioni anticipate a dicembre 2023. Il piano era stato proposto dalla presidente Dina Boluarte in risposta alle tensioni e alle proteste che hanno sconvolto il Paese nelle ultime settimane.

Il testo ha ottenuto 54 voti a favore e 68 contrari. Si tratta, però, di una riforma costituzionale: quindi avrebbe avuto bisogno di 87 “sì” o quantomeno di 66 per poter sottoporre il quesito a referendum.

Il presidente del Parlamento José Williams ha fissato una nuova sessione per esaminare e votare un progetto di anticipo del voto presentato dall’opposizione, in particolare dal partito di sinistra Perù Libre.

La proposta di Boluarte prevedeva che il primo turno si tenesse a dicembre 2023 e il secondo a febbraio 2024. In base a questo, il nuovo governo e il Parlamento avrebbero assunto le loro funzioni a partire dal 1 aprile 2024.

La proposta di Perù Libre prevede invece elezioni immediate e una consultazione popolare per dare vita ad una Assemblea costituente.

I manifestanti chiedono elezioni anticipate e la liberazione del presidente Pedro Castillo, che è stato destituito e arrestato. Vogliono, inoltre, riforme a favore della parte più povera della popolazione.

di: Micaela FERRARO

FOTO: EPA/Antonio Melgarejo