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Grossi invoca nuovamente un cessate il fuoco nell’area, dopo il blackout a Energodar

«Ogni cosa è al suo posto. La bandiera dell’Ucraina è in una città ucraina libera sotto un cielo ucraino libero!». Così il presidente Zelensky, nel 198esimo giorno di conflitto, annunciava ieri la liberazione dalle truppe russe della città di Balakliya, nella Regione di Kharkiv.

Nel suo messaggio quotidiano alla Nazione il presidente rivendica la liberazione di altre “decine di insediamenti” precedentemente occupati dai russi nel Sud e nell’Est dell’Ucraina. L’Esercito avrebbe liberato circa 1.000 chilometri quadrati di territori nelle controffensive di questo mese.

Nonostante i progressi sul campo, il conflitto non arretra e si succedono le accuse fra le parti. Oggi lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev accusa i russi di usare la popolazione nella regione di Kherson come “scudo umano”.

«In alcune aree della regione di Kherson, le unità delle forze armate della Federazione Russa stanno passando alle tattiche di azioni terroristiche contro i civili locali. Secondo le informazioni disponibili, nel villaggio di Bolshaya Aleksandrovka, gli occupanti usano la popolazione locale come ‘scudo umano’. L’insediamento è chiuso all’ingresso e all’uscita» si legge nel messaggio diffuso dallo Stato maggiore.

Intanto oggi l’Elemosiniere del Papa, prefetto del nuovo Dicastero per il servizio della carità cardinal Konrad Krajewski, è per la quarta volta in viaggio verso l’Ucraina in vece del Santo padre. Durante questa visita Krajewski si recherà nelle zone orientali di Odessa, Zytomyr, Kharkiv per incontrare le comunità di fedeli e religiosi.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al quartiere generale della Nato a Bruxelles, ha dichiarato: «In questo momento non vediamo la volontà della Russia di riprendere la strada della diplomazia», aggiungendo che bisogna “aumentare la pressione sulla Russia e assicurare che l’Ucraina sia in una posizione più forte quando inizieranno i negoziati. Ma il conflitto può durare a lungo, la Russia ha molte risorse“, per poi sottolineare che “le forze di Kiev stiano compiendo progressi tangibili, a Kherson come a Kharkiv“.

Nel pomeriggio arriva un nuovo monito di Aiea secondo cui il blackout verificatosi oggi nella cittadina di Energodar, dove si trova la centrale di Zaporizhzhia, “compromette la sicurezza delle operazioni”. I due ispettori, rimasti nell’impianto per monitorare la situazione, parlano di una situazione “totalmente inaccettabile“. «Questo non può continuare» avverte il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, chiedendo di “cessare immediatamente i bombardamenti nella zona“.

Visti Ue-Russia, stop all’accordo di facilitazione

Nel frattempo proseguono le sanzioni dell’Europa, con il Consiglio Ue che ha adottato una decisione per sospendere completamente l’accordo di facilitazione del visto tra l’Ue e la Russia del 2007, confermando la decisione già presa nel Consiglio informale di qualche giorno fa e che si applicherà dal 12 settembre.

Nel concreto, i cittadini russi vedranno aumentare la tassa per la domanda di visto da 35 a 80 euro, oltre a dover presentare prove documentali aggiuntive affrontando tempi di elaborazione più lunghi e regole più restrittive per gli ingressi multipli.

Sorbi, Mosca accusa l’Occidente

Si trova in un ospedale controllato dai russi il giornalista freelancer italiano Mattia Sorbi, colpito ieri da una mina a Kherson. Oggi l’ambasciata russa a Roma lancia una provocazione, postando una foto del giornalista: «e se si scoprisse che la mina sulla quale è saltato in aria il cittadino italiano Mattia Sorbi fosse di provenienza occidentale?».

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/MAX BRUCKER