Rebekah Vardy porta l’ex amica Coleen Roney in tribunale per diffamazione dopo che questa l’ha denunciata di aver rivelato al Sun fatti privati

Questa settimana l’allenatore del club calcistico Derby County, Wayne Rooney, testimonierà alla Royal Courts of Justice di Londra nell’ambito del processo che vede la moglie, Coleen Roney, contro l’ex amica e anch’essa Wag (wives and girlfriend) Rebekah Vardy, moglie dell’attaccante del Leicester City, Jamie Vardy.

Il processo per diffamazione da tre milioni di sterline è già stato soprannominato dai tabloid inglesi “Wagatha Christie trial” per le particolari modalità da cui ha preso le mosse, ormai tre anni fa.

Rooney, convinta che qualcuno passasse al tabloid Sun i contenuti pubblicati privatamente su Instagram, si è infatti improvvisata investigatrice, pubblicando a giro storie visibili solo a uno dei profili tra i 300 ammessi sul suo profilo personale. Quando il tabloid ha pubblicato un fatto che solo Vardy avrebbe potuto vedere, la Wag si è rivolta a Twitter per denunciarla.

L’ormai ex amica, tuttavia, ha negato qualsiasi responsabilità e per buona misura ha portato la rivale in tribunale. Dopo il primo processo, conclusosi nel 2020, non ha desistito ed è tornata all’attacco.

Mentre le mogli, anche imprenditrici nel campo della moda e della cura della persona, si combattono nei tribunali, per i mariti la vera sfida è sui campi. A pagare le spese più alte, tuttavia, saranno i loro portafogli. Secondo le stime, infatti, i costi legali del processo potrebbero superare di gran lunga un eventuale risarcimento. Le mogli hanno fermamente rifiutato di procedere in via extragiudiziale.

La vicenda, intanto, ha attirato così tanto l’attenzione del pubblico che ora numerose celebrità chiedono che venga trasformato in un musical. Tra queste la comica Jenny Eclair, il drammaturgo Jonathan Harvey e il poeta PJ Smith.

di: Alessia MALCAUS

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