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La presidente della Commissione Ue annuncia inoltre un nuovo aiuto all’Ucraina da cinque miliardi

Putin parla ma l’Ue non ci sta. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, infatti, ha annunciato che “come quinta misura” tra quelle che l’Ue metterà in campo nel breve termine sull’emergenza energetica ci sarà “un price cap al gas russo”.

«L’obiettivo è molto chiaro – spiega, – dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina». A tal proposito scrive su Twitter: «la situazione in Ucraina richiede il nostro pieno sostegno. Oggi la Commissione Ue propone ulteriori cinque miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria per il Paese. Questo si aggiunge ai 10 miliardi di euro che l’Ue ha già fornito in aiuti finanziari, umanitari e militari».

Tornando all’emergenza energetica, in un punto stampa a Palazzo Berlaymont ha dichiarato: «siamo di fronte a una situazione straordinaria, perché la Russia è un fornitore inaffidabile e sta manipolando i nostri mercati energetici. Ma vediamo anche che la manipolazione dei mercati del gas ha un effetto di spillover sul mercato elettrico. Ci troviamo di fronte a prezzi astronomici dell’elettricità per famiglie e aziende e a un’enorme volatilità del mercato. Pertanto, proporremo una serie di misure immediate che proteggeranno i consumatori e le imprese vulnerabili e li aiuteranno ad adattarsi. La nostra unità e la nostra solidarietà garantiranno che prevarremo».

Appellandosi all’unità ha aggiunto: «abbiamo aumentato la nostra preparazione e indebolito la presa della Russia sulla nostra fornitura di energia attraverso la riduzione della domanda, che ha consentito ai nostri depositi comuni di raggiungere l’82%. Attraverso la diversificazione abbiamo aumentato le consegne di Gnl o gasdotti da Stati Uniti, Norvegia, Algeria, Azerbaigian e altri. Ad esempio, la Norvegia sta fornendo più gas all’UE rispetto alla Russia. E stiamo facendo enormi investimenti nelle energie rinnovabili autoctone attraverso RePowerEU».

«La prima misura che proponiamo è il risparmio intelligente di elettricità – ha poi spiegato. – Ciò che è cambiato è che l’approvvigionamento energetico globale è scarso. Ciò richiede una riduzione intelligente della domanda. Serve una strategia per appiattire i picchi che guidano il prezzo dell’elettricità. Proporremo un obiettivo obbligatorio per la riduzione del consumo di elettricità nelle ore di punta. E lavoreremo a stretto contatto con gli Stati membri per raggiungere questo obiettivo».

E ancora: «proporremo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo. Le fonti di energia a basse emissioni di carbonio stanno realizzando entrate inaspettate, che non riflettono i loro costi di produzione. È giunto il momento per i consumatori di beneficiare dei bassi costi delle fonti di energia a basse emissioni di carbonio, come le rinnovabili. Quindi proporremo di reincanalare questi profitti inaspettati per supportare le persone vulnerabili e le aziende ad adattarsi».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/JULIEN WARNAND