Il testo è approdato in Commissione Giustizia alla Camera e prevede l’inserimento nella legge 401, 13/12/1989 e nel Codice Penale di aggravanti

Dopo la presentazione ufficiale a Montecitorio lo scorso dicembre, prosegue l’iter della proposta di legge contro la violenza sugli arbitri.

Il disposto normativo prevede una modifica alla legge 401 del 13 dicembre 1989 e al Codice Penale, in materia di lesioni personali e omicidio preterintenzionale in danno di arbitri o di altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica di una manifestazione sportiva.

La Commissione Giustizia ha avviato l’esame del documento che si compone di tre articoli e vuole rafforzare la tutela penale degli arbitri e, più genericamente, dei soggetti incaricati dalle proprie federazioni di assicurare la regolarità tecnica di una manifestazione sportiva.

La proposta di legge vorrebbe istituire un’aggravante dei delitti di lesioni personali e omicidio preterintenzionale, normati negli artt. 582, 583 e 584 del Codice Penale, nel caso in cui il reato sia commesso nell’ambito di una manifestazione sportiva.

Con questa aggravante si otterrebbe un aumento della pena da un terzo alla metà. Si estenderebbe inoltre l’applicazione delle pene previste per le lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio anche alle lesioni a danno di arbitri o altri soggetti dal medesimo ruolo.

La bozza prevede anche aggravanti alla disciplina del divieto di accesso ai luoghi di manifestazioni sportive, la Daspo, stabilendo una durata minima che varia in base al reato: tre anni per lesioni personali, cinque anni per lesioni personali gravi o gravissime e 10 anni per omicidio preterintenzionale.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA