Ancora attacchi su Azovstal, Mosca si difende: “violato il cessate il fuoco”. Nel territorio di Berdiansk i residenti bloccati sarebbero almeno duemila
La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, fa sapere che “gli occupanti hanno preso in ostaggio il sindaco di Chernobayevka, Igor Dudar“. Lo riporta l’agenzia Unian.
Continuano gli attacchi su Azovstal. «Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti» – riferisce il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar.
È infatti in corso l’evacuazione dei civili rimasti nell’acciaieria (leggi qui), come ha confermato il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko. Un convoglio con un primo gruppo di persone ha raggiunto Zaporizhzhia, dopo essersi mosso dalla città costiera di Berdiansk, 85 km a ovest di Mariupol, verso il territorio controllato dall’Ucraina.
«Si è trattato del primo vero cessate il fuoco che ha consentito di evacuare circa 150 persone – ha commentato Vereshchuk. – Al convoglio si sono unite lungo il percorso anche diverse auto di persone in fuga da diversi villaggi». La vice premier, tuttavia, ha riferito di “centinaia di civili, tra cui una decina di bambini, intrappolati sotto le macerie dell’acciaieria Azovstal di Mariupol“. «I soccorritori hanno chiesto più tempo per evacuare i cittadini intrappolati nei tunnel e nei sotterranei, ma la richiesta è stata rifiutata dalla parte russa» – denuncia.
In “molti“, infatti, restano nell’acciaieria “in una situazione terribile“. Pascal Hundt, capo della delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa, ha dichiarato che restano pronti a lavorare per favorire altre operazioni per l’evacuazione delle acciaierie di Mariupol. «Non siamo stati in grado di scendere all’interno dell’edificio per cui non abbiamo una stima di tutti i civili che sono rimasti lì» – ha riferito.
Anche la regione di Zaporizhzhia, tuttavia, è tormentata dagli attacchi russi. Una serie di bombardamenti del villaggio di Zaliznychne hanno ucciso due persone e causato la distruzione di 13 edifici, come riferisce il colonnello Ivan Arefev, portavoce dell’ufficio territoriale.
Il primo cittadino di Mariupol ha anche spiegato che “rimane molto difficile per migliaia di persone a Mariupol lasciare il territorio controllato dai russi“. Nel frattempo, infatti, “i civili rimangono ad Azovstal. Sfortunatamente stanno ancora aspettando di essere evacuati, si sono aggiunti attacchi e distruzioni“. Nella zona di Berdiansk i residenti bloccati sarebbero almeno duemila.
«Più di 20 mila civili sono stati uccisi in soli due mesi. Non posso dire se i russi stiano preparando qualcosa per il 9 maggio o meno. Hanno già fatto tutto il possibile, hanno distrutto la città. Putin ha già superato Hitler. Può essere orgoglioso di se stesso – ha dichiarato Boichenko. – Abbiamo verificato le liste dei residenti deportati dai russi nel loro Paese. Attualmente sono quasi 40 mila persone. I nostri cittadini vengono portati ai margini della Russia, viene dato loro un certificato di immigrazione e usati per diversi lavori perché lì non c’è nessuno che lavori. I russi stanno costringendo i cittadini a svolgere diversi compiti nella stessa Mariupol come rimuovere i detriti e bruciare i corpi dei civili uccisi: stanno nascondendo i loro crimini» – denuncia ancora.
La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha aggiunto sull’evacuazione: «stiamo facendo tutti gli sforzi per evacuare le persone dai territori occupati, ma la situazione è davvero difficile da gestire, anche le organizzazioni internazionali sono quasi impotenti».
Parallelamente all’evacuazione, procede anche l’offensiva russa; secondo l’agenzia Unian gli occupanti russi “hanno preso d’assalto l’Azovstal, cercando di entrare nell’impianto“. L’informazione sarebbe stata confermata anche dal vice comandante del reggimento Azov: «siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d’assalto. I russi adesso stanno cercando di irrompere nell’impianto, prima dell’assalto, gli aerei hanno bombardato l’impianto» riferisce Svyatoslav Palamar, citato dall’Ukrainska Pravda.
«Attualmente la situazione nell’acciaieria Azovstal è molto complicata, da questa mattina i russi stanno cercando di assaltare l’impianto utilizzando veicoli blindati, al momento i soldati ucraini stanno respingendo tutti gli attacchi» – ha riferito il comandante della 12esima brigata operativa della Guardia nazionale ucraina Denis Schlega.
Dal canto suo, il ministero della Difesa russo giustifica l’attacco dicendo che gli uomini del battaglione e dell’esercito ucraino hanno violato il regime di cessate il fuoco. «Sono usciti dai seminterrati, hanno occupato postazioni d’attacco sul territorio e negli edifici dell’impianto. Ora unità dell’esercito russo e della Dpr, usando artiglieria e aerei, hanno iniziato a distruggere queste postazioni» – riporta l’agenzia Ria Novosti.
A Donetsk si apprende della morte di almeno 9 civili in seguito ai bombardamenti russi, che hanno danneggiato anche 8 case. Le autorità autorità della Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr) hanno evacuato 393 persone, tra cui 59 bambini, da Mariupol a Bezymennoye, nel distretto di Novoazovskyda, nelle ultime 24 ore.
Si aggrava il bilancio dei civili uccisi in Ucraina dall’inizio del conflitto: sono 3.193 le vittime accertate, di cui 72 bambini, 71 ragazze, 84 ragazzi e 734 donne. I feriti sono 3.353. Lo riferisce l’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, riferisce di nuovi crimini di guerra. «Unghie strappate. Mani legate. Un’altra fossa con due civili è stata trovata nel villaggio di Kalynivka, nella regione di Kiev. Quanti di questi crimini ci sono ora nei territori occupati? La Russia ha scelto la via del terrore per la popolazione civile e deve essere riconosciuta come sponsor del terrorismo» – scrive su Twitter.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ROMAN PILIPEY