manovra legge di bilancio

La maggioranza accelera sulla legge di Bilancio mentre Giorgetti frena sullo sport: “niente norme ad hoc per le società sportive”

Le tempistiche per la legge di Bilancio sono serratissime, con l’approvazione finale del Senato che arriverà entro e non oltre il 30 dicembre, così come le polemiche e le critiche che mettono il turbo. Per sciogliere alcuni dei nodi più complessi nel dibattito pubblico “velocemente e senza perdere tempo” Giorgia Meloni ha dato il suo ok a una cabina di regia.

Un osservatorio dedicato che dovrà affrontare le questioni più controverse della manovra presentata, già emerse da alcuni commenti di Confindustria, Bankitalia, Corte dei Conti e sindacati, al netto delle polemiche politiche sorte in seno all’opposizione. Ultimo appunto in ordine di tempo quello dell’Ufficio parlamentare di bilancio che teme un “indebolimento” della lotta all’evasione fiscale.

La decisione è stata presa al termine della riunione dei capigruppo di maggioranza di oggi, durante il quale si è discusso anche del nodo “sport”, con varie parti sociali che rivendicano norme cucite su misura per il mondo del pallone (o meglio, per le società che lo gestiscono). Un’esigenza anche fortemente mediatica esplosa alla luce dell’inchiesta aperta da Uefa e Procura di Torino nei confronti della Juventus.

A tal proposito il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe già dichiarato che non ci saranno norme ad hoc per le società sportive. In caso di debiti, anche per i club milionari varranno le stesse regole oggi in vigore per tutte le aziende. Nessun emendamento, quindi, al decreto Aiuti quater sulla rateizzazione dei versamenti sospesi per lo sport.

Landini: “avanti con la mobilitazione”

«Abbiamo confermato il giudizio negativo sulla manovra, in particolare sui redditi – ha dichiarato ancora oggi il segretario della Cgil Maurizio Landini. – Abbiamo posto il tema della precarietà e il problema sul fisco e l’evasione. La logica della flat tax è sbagliata. Le risposte del governo hanno confermato profonde distanze sul fisco e sulla precarietà».

Ribadendo la posizione fortemente critica dei sindacati, Landini al termine dell’incontro a Palazzo Chigi ha ribadito la necessità di “proseguire la mobilitazione e richiedere modifiche profonde ad una manovra che rischia di impoverire ulteriormente le persone“. Dello stesso avviso anche i segretari di Uil Pierpaolo Bombardieri e Cisl Luigi Sbarra che ha comunque rilevato “grande disponibilità del Governo” anche “ad attivare subito tavoli tematici“.

Conferma l’apertura al dialogo anche il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che assicura un confronto sulla politica industriale italiana ed europea. In questo contesto sarà affrontata anche la riforma degli incentivi.

Diversi scioperi regionali sono già stati proclamati fra il 12 e il 16 dicembre.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/UFFICIO STAMPA MINISTERO DIFESA