I lavoratori rivendicano il rinnovo del contratto e aumenti salariali
Quello dei trasporti non è l’unico comparto in agitazione in questo “dicembre rosso”. Anche i lavoratori del commercio e del turismo incrociano le braccia prima di Natale. Venerdì 22 è in programma lo sciopero di lavoratrici e lavoratori del settore terziario, turismo e servizi, del comparto alberghiero e delle agenzie di viaggio.
Questa categoria protesta contro il mancato rinnovo dei contratti nazionali di settore, in stallo da oltre tre anni. Lo stop è stato indetto dalle sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucsm ed è rivolto a cinque milioni di lavoratori. Federdistribuzione si è comunque impegnta a garantire i servizi minimi, riducendo al massimo i disagi per la platea di acquirenti che si appresta a fare le ultime spese prima di Natale.
I sindacati accusano le associazioni datoriali quali Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Ancc-Coop, Confcooperative–Consumo e Utenza e Agci-Agrital di non “riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori incrementi retributivi in linea con l’andamento inflazionistico così come peraltro previsto dagli accordi interconfederali sugli assetti contrattuali“. A questo si aggiungono le difficoltà leagate alla stagionalità, alla flessibilità degli orari, all’inquadramento professionale e ai termini contrattuali di quattordicesima e permessi.
Al centro delle proteste dunque gli aumenti salariali che secondo i lavoratori devono seguire l’Indice dei prezzi al consumo armonizzato, concretizzandosi quindi in 300 euro di aumenti mensili. Cifra che la controparte è disposta ad offrire solo al 50%.
In programma anche diverse manifestazioni in mattinata. A Roma il corteo da piazza Equilino arriva a piazza Santi Apostoli per il comizio conclusivo delle 11.30. A Milano si parte da piazza Castello fino a piazza Sempione per il comizio. Si manifesta anche a Napoli dove il comisio conclusivo è previsto in piazza Matteotti.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI