Una coppia di Milano è ai domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta perché avrebbero svuotato i conti della società senza pagare le imposte dovute. Sequestrati quasi 3,5 milioni
La Procura di Milano ha chiesto l’arresto di marito e moglie, titolari di un’azienda, con l’accusa di bancarotta fraudolenta. La coppia avrebbe svuotato illecitamente i conti della società, sfruttando parte dei proventi per comprarsi una casa al mare a Campomarino, in provincia di Campobasso.
La Guardia di Finanza di Corsico, in esecuzione dell’ordinanza del gip, ha sequestrato quasi 3,5 milioni di euro ai due, accusati di bancarotta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
La donna, Patrizia Ricciolini, si trova ai domiciliari mentre il marito Antonio Morescanti è in carcere ma con il parere favorevole della Procura tornerà ai domiciliari dopo aver rilasciato le proprie ammissioni di colpevolezza al gip.
Sotto il mirino delle Fiamme Gialle la Sps Service, la società gestita dalla coppia con sede a Rozzano, nel milanese, che si occupava di servizi di vigilanza privata, e il suo liquidatore, anch’esso indagato.
Gli indagati avrebbero portato al fallimento la Sps Service proprio dopo averle svuotato le casse per 2,5 milioni di euro, mancando di versare imposte per l’ammontare di circa un milione di euro.
L’appartamento a Campomarino, acquistato per 45mila euro, è stato sequestrato per autoriciclaggio.
Nelle indagini sono emersi anche dei flussi anomali “non supportati da alcuna operazione commerciale” fra la società fallita e un’altra impresa con sede a Milano attiva nello stesso settore e amministrata dalla moglie.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/CESARE POZZO