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A dirlo è stato Gergely Gulyás, il capo di gabinetto del premier ungherese

L’Ungheria non arresterebbe Vladimir Putin se mettesse piede sul suo territorio.

A riferirlo è stato Gergely Gulyás, il capo di gabinetto del premier ungherese, Viktor Orban, citato dai media locali.

Nonostante Budapest abbia aderito alla Corte penale internazionale, il trattato “non è stato ancora promulgato” poiché “contrario alla Costituzione”.

Il mandato di arresto, ha detto Gulyàs, è “infelice” perché compromette la fine della guerra. Secondo invece un portavoce della Cpi interpellato dall‘ANSA, l’Ungheria “ha ratificato il trattato nel 2001” e ha “l’obbligo di cooperare con la Corte nel quadro dello Statuto di Roma”.

di: Alice GEMMA

FOTO: EPA/Zoltan Fischer/ Hungarian PM’s Press Office