Il ministro degli Esteri ha avuto un colloquio con l’omologo ucraino Kuleba. La portavoce della Casa Bianca: “Putin ha già perso”
Continua la guerra in Ucraina. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato in conferenza stampa che vuole continuare a tenere colloqui con Vladimir Putin. Dopo la telefonata di ieri fra Macron e il presidente russo, alla domanda se anche il cancelliere ne abbia un in programma, Scholz ha risposto richiamando i molti colloqui avuti finora sia con Zelensky, sia con Putin.
«È stato giusto parlarci e naturalmente continuerò a farlo. La situazione però è quella che è e non dobbiamo farci alcuna illusione» ha dichiarato. Scholz ha, poi, ribadito che “una pace in forma di diktat non dovrà esserci”.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo il colloquio con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato: «lavoriamo per la pace, con un pieno sostegno ai corridoi umanitari. Lo sforzo dell’Italia in questa direzione è massimo. Draghi lavora per la pace insieme agli altri leader europei. L’Italia dal primo giorno di questa guerra vuole trovare una soluzione di pace e sta spingendo per un cessate il fuoco. Roma sostiene la proposta della Commissione sul sesto pacchetto di sanzioni senza alcun veto. Abbiamo inoltre la volontà di perseguire tutti i crimini di guerra e stiamo aiutando il popolo ucraino a difendersi dall’invasione russa».
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video messaggio citato da Interfax ha dichiarato: «continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili che militari. È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì. Non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo occupati di loro, in cui non abbiamo cercato di risolvere la questione. Siamo riusciti a risolvere la questione del cessate il fuoco per quasi tre giorni, in modo che il corridoio umanitario funzionasse. Ora le truppe russe non rispettano gli accordi. Continuano gli attacchi massicci ad Azovstal».
«Il modo in cui Putin ha definito la vittoria sin dall’inizio della guerra era conquistare l’Ucraina, marciare su Kiev vittorioso e privare il Paese della sua sovranità. Chiaramente questo non è successo. Gli Usa faranno di tutto per aiutare gli ucraini poi saranno loro a definire cosa ritengono un successo e saranno loro a definire i termini. Quello che è chiaro adesso è che la Russia ha già perso» ha dichiarato in un briefing la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.
Konstantin Gavrilov, capo della delegazione russa ai colloqui a Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti, in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24 ha dichiarato che la l’obiettivo della Russia non è la scatenare la guerra nucleare in Ucraina.
«Non stiamo in alcun modo perseguendo l’obiettivo di una guerra nucleare sul territorio dell’Ucraina» ha detto il diplomatico, che non ha escluso “in nessun momento” eventuali “provocazioni” dei Paesi occidentali sul territorio dell’Ucraina.
Nel testo del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia si legge che il patriarca Kirill è ritenuto “responsabile del sostegno o dell’attuazione di azioni o politiche che minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”.
Kirill è accusato di sostenere il Governo russo e “i decisori responsabili dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/CIRO FUSCO