La ministra della Giustizia Cartabia si rivolge direttamente agli uffici dell’ispettorato per chiedere indagini
È una drammatica storia di ossessione e follia quella dell’omicidio di Bologna: Alessandra Matteuzzi, la donna 56enne massacrata di botte e martellate a Bologna dall’ex fidanzato Giovanni Padovani, 27 anni, aveva già sporto in passato denuncia-querela per stalking e il 29 luglio aveva detto ai carabinieri: «tutte le volte in cui ho accondisceso alle sue richieste è stato per paura di scatenare la sua rabbia. Alla luce di tutte le occasioni in cui è riuscito ad accedere al condominio dove abito, ho sempre timore di ritrovarmelo davanti ogni volta che torno a casa o quando apro le finestre».
Nella denuncia la donna spiegava anche che il rapporto tra i due si basava «sull’invio da parte mia dei video che lui mi aveva chiesto e di videochiamate, ma questo non è bastato a frenare la sua gelosia, perché i dubbi sulla mia fedeltà non sono mai passati. Anche una semplice foto postate da me sui social e che inquadrava le mie scarpe appoggiate sul cruscotto dell’auto al rientro da una trasferta di lavoro era stata motivo di una sua scenata».
L’ex la controllava sui social, la seguiva, e c’era già stata un’aggressione fisica in passato: era accaduto in Sicilia, quando lui l’aveva spintonata facendola cadere su un letto. A metà luglio, quando i due avevano avuto un riavvicinamento dopo un periodo di crisi, tra il 14 e il 22 “è stato più volte aggressivo nei miei confronti – aveva detto la donna alle forze dell’ordine -, non ha mai usato violenza fisica, sfogando la sua rabbia, sempre dovuta alla gelosia, con pugni sulla porta”.
Matteo Perini, nipote della donna, si augura che il killer “marcisca in galera, ma che non paghi una persona sola, altrimenti succederà di nuovo“.
«Mia zia era una persona di cuore e non si meritava tutto questo, spero che questo episodio serva a cambiare le cose», ha sottolineato Perini.
La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto agli uffici dell’Ispettorato di “svolgere con urgenza i necessari accertamenti preliminari, formulando, all’esito, valutazioni e proposte“.
di: Federico ANTONOPULO
FOTO: ANSA