Decine i ricoverati. Scuole, università, uffici pubblici e aeroporti: 7 delle 18 province chiudono perché invasi dalla nuvola arancione

L’Iraq è ancora sotto la morsa della sabbia (leggi qui). Oggi, infatti, le autorità hanno disposto la chiusura di aeroporti e pubbliche amministrazioni chiuse e la sospensione delle attività di scuola e università a causa di una nuova tempesta di sabbia che sta tormentando il Paese.

Sono già decine le persone ricoverate per difficoltà respiratorie.

Come riportano i corrispondenti dell’Afp, le città si sono svegliate questa mattina ricoperte da uno strato arancione di finissima sabbia.

L’amministrazione aeroportuale di Baghdad ha annunciato che a causa della “visibilità di 300 metri” si rende necessaria “la chiusura dello spazio aereo e l’interruzione del traffico in aeroporto” per l’intera giornata. Chiusi anche l’aeroporto di Najaf, città santa sciita nel sud, e quello di Suleimaniya, nel Kurdistan autonomo nel nord, così come le pubbliche amministrazioni di 7 delle 18 province dell’Iraq.

Il Ministero dell’Istruzione ha rinviato a martedì tutti gli esami scolastici e universitari. Si attende, infatti, da stasera un miglioramento della situazione.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ALI ABBAS/ ANSA/ I54