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Continua l’attacco alla popolazione curda e al Pkk: il ministro della Difesa turco Akar ha dichiarato che sono stati distrutti 89 obiettivi, tra cui tunnel e magazzini

Continuano gli attacchi da parte della Turchia ai curdi in Siria e in Iraq. Secondo quanto riporta l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, un drone armato turco ha colpito nel nord-est della Siria una base militare condivisa dagli Usa e dalla coalizione locale a guida del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) anti-turco.

Intanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha menzionato la possibilità di un’operazione con truppe terrestri “presto” contro le forze curde in Siria e Iraq: «se Dio vuole, presto li eradicheremo con i nostro carri armati, la nostra artiglieria e i nostri soldati», ha detto.

Operazione Spada ad artiglio

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha dichiarato che 184 persone sono state uccise nella cosiddetta operazione “Spada ad artiglio”. «184 terroristi (così il governo turco definisce i curdi, NdR) sono stati neutralizzati da aerei e fuoco di supporto da terra dall’inizio dell’operazione ‘Spada ad artiglio’ contro obiettivi terroristici in Iraq e in Siria – ha dichiarato Akar, citato da Anadolu – Continueremo la nostra lotta fino alla distruzione dell’ultimo terrorista».

Akar ha poi riferito che nell’operazione di Ankara contro postazioni di miliziani curdi del Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) sono stati distrutti anche 89 obiettivi, inclusi tunnel e magazzini.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/MARTIN DIVISEK