Il Presidente Kaïs Saïed sceglie la linea dura

Durante una visita notturna al ministero dell’Interno il presidente della Tunisia Kaïs Saïed ha dichiarato che non ci sarà nessun genere di tolleranza per chi mette a fuoco il Paese.

Il riferimento è ai diversi incendi scoppiati in alcune regioni tunisine, il Presidente ha incontro il ministro Taoufik Charfeddine e alti funzionari della sicurezza.

Le parole di Saïed sono state inequivocabili: «gli attacchi incendiari che hanno avuto luogo in alcune regioni sono un disperato tentativo di dare fuoco al Paese, ma falliranno. La Tunisia sta vivendo questi giorni in una situazione critica, ma le sue istituzioni stanno lavorando e affronteranno ogni tipo di crimine».

Il Presidente tunisino ha inoltre osservato come questi attacchi siano avvenuti seguendo le dichiarazioni di alcuni partiti politici quali il Fronte di Salvezza Nazionale i cui vertici “diffondono bugie sulla presunta violazione delle libertà, mentre si gettano nelle braccia di parti straniere“.

Saïed si riferisce con ogni probabilità alle parole di Ahmed Néjib Chebbi, numero uno del Fronte, che il giorno prima aveva dichiarato: «molteplici fonti affidabili indicano che le autorità al potere si stanno preparando a sciogliere i partiti politici, arrestare i loro leader e metterli agli arresti domiciliari». Secondo il Presidente il documento sul dialogo sarà pubblicato in brevi tempo, ma “c’è chi non vuole il dialogo, ha paura di andare al referendum e vuole solo tornare indietro“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/MOHAMED MESSARA