In attesa di un futuro “remoto” senza gas servono soluzioni pronte e performanti che rispettino l’ambiente, come la cogenerazione ed il biodiesel

Mai come nell’ultimo anno, il panorama geopolitico ha subìto un rapido e importante mutamento. E con esso è mutato, giocoforza, anche il panorama economico ma soprattutto energetico di tutta l’Europa. Alla luce degli eventi è ormai convinzione comune che la transizione energetica vada velocizzata. Ma cosa fare nel frattempo?

Lo abbiamo chiesto a Giovanni Cavalieri, CEO e fondatore di Termogamma, azienda italiana impegnata nella progettazione, produzione e assistenza post vendita di soluzioni energetiche prevalentemente di tipo cogenerativo, queste ultime in grado di ottenere da un’unica fonte di energia (gas metano) energia elettrica, energia termica ed energia frigorifera contemporaneamente.

Qual è l’attuale panorama energetico e quale ruolo svolgono le soluzioni di Termogamma?

«Negli ultimi mesi, come effetto della guerra in Ucraina, abbiamo assistito a una vera e propria escalation incontrollata dei costi energetici e solo ora vediamo un cambio di tendenza e la diminuzione dei costi riferiti ai vettori energetici primari, gas ed elettricità. Tuttavia, dovranno passare ancora parecchi mesi prima che questi valori, come sostengono anche autorevoli esperti finanziari, si “sgonfino” come diretta conseguenza delle precedenti speculazioni logistico-finanziarie. Sebbene in futuro il gas metano non potrà essere considerato come principale fonte di energia, è da evidenziare che non ne potremo fare a meno per almeno i prossimi 15-20 anni. Oggi più che mai ritengo che il miglior strumento, anche se ovviamente non l’unico, per affrontare la transizione energetica nelle imprese italiane, siano soluzioni integrate anche con sistemi cogenerativi: la cogenerazione a metano, infatti, risulta già ora estremamente conveniente».

Quali sono gli altri strumenti per la transizione e cosa favorisce la cogenerazione?

«La transizione energetica è di certo attuabile attraverso soluzioni tecnologiche al 100% rinnovabili (eolico,  fotovoltaico e idroelettrico) ma con diverse limitazioni pratico-operative che non le renderanno, da sole, in grado di soddisfare le piene necessità energetico produttive delle imprese. La tecnologia cogenerativa, invece, si integra perfettamente con questi impianti, colmandone le naturali “carenze”, e offre ulteriori e notevoli vantaggi: è un sistema pronto, performante, di facile installazione, e permette all’imprenditore di ottenere benefici economici per sé e per la propria impresa. Le soluzioni cogenerative sono, inoltre, sostenibili per l’ambiente e permettono di ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica, come dimostrano indirettamente anche i Certificati Bianchi emessi da un ente terzo indipendente e accreditato dallo Stato italiano (Gestore dei Servizi Energetici). Infine, le soluzioni cogenerative possono essere socialmente utili: se la maggior parte delle imprese italiane producessero energia in autonomia con un cogeneratore, l’infrastruttura pubblica (cavi e tralicci) risulterebbe meno “sovraccaricata” e quindi in grado di accogliere le nuove tecnologie. Inoltre, ottenere calore gratuito da un sistema cogenerativo vuol dire poter risparmiare non solo sull’acquisto individuale ma anche collettivo, riducendo l’acquisto di gas dall’estero».

Termogamma si è dedicata anche al settore del gasolio biologico…

«Sì, abbiamo sviluppato una macchina per la produzione di biodiesel. Si tratta di “micro raffinerie”, quindi raffinerie di piccola taglia, costruite presso la nostra sede e consegnate in speciali container pronti per funzionare, le quali possono produrre fino a qualche decine di tonnellate di combustibile biologico ogni giorno. Si possono utilizzare oli vegetali di prima mano, come l’olio derivante dalla lavorazione del cotone, o ancor meglio oli già utilizzati, o di seconda generazione, come gli Used Cooking Oil (UCO, oli esausti da cucina). Il nostro sistema, quindi, è in grado di utilizzare anche un prodotto già sfruttato, di fatto uno scarto, e trasformarlo in valore: gasolio biologico. Abbiamo gli impianti, li abbiamo messi in funzione, ora si tratta di utilizzarli».

Come dimostra l’attività di Termogamma, fondata nel 1985 e da sempre impegnata nella vendita di proprie soluzioni energetiche, l’attualità richiede un’azione immediata. Seppur non adeguatamente pubblicizzata, oggi più che mai la cogenerazione rappresenta un vero e proprio ponte verso la transizione ecologica e l’indipendenza energetica.