L’uomo, considerato vicino al gruppo sudamericano Its, avrebbe voluto attaccare fermate della metropolitana e alcuni edifici

Federico Buono, 45 anni, arrestato dalla Digos di Milano il 30 marzo a Torino, stava preparando un attentato nel capoluogo piemontese.

È la tesi dei pm Paolo Scafi ed Enzo Bucarelli, che indagano sull’uomo accusato di terrorismo e considerato vicino al gruppo sudamericano Its (Individualistas tendiendo a lo Salvaje).

Buono avrebbe voluto attaccare alcune fermate della metropolitana e alcuni palazzi e parchi, come il Parco del Valentino e il Palazzo di Giustizia.

La polizia, come ha anticipato il quotidiano torinese Cronaca Qui, ha sequestrato nell’alloggio di via Frejus, oltre a un ordigno artigianale in fase di costruzione, 7 fogli manoscritti con il piano e lo schema della rivendicazione. Nei documenti, presentati dalla Procura al tribunale del Riesame nei giorni scorsi, c’erano i nomi delle fermate, orari e considerazioni sul flusso dei passeggeri.

Il Riesame ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato di Buono, Gianluca Vitale.

«Si tratta – scrivono i giudici – di una clamorosa conferma della sua attività, che ha superato tutti i possibili dubbi che si ponevano precedentemente rispetto alla sua pericolosità».

Buono è un nome storico degli ambienti anarchici e ambientalisti.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/POLIZIA