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Il ministero della Difesa di Mosca accusa il presidente ucraino di compiere atti di terrorismo nucleare

Continua la sequela di accuse tra Kiev e Mosca. Una serie di esplosioni, tre nel dettaglio, sarebbero avvenuto nel sito dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, vicino a uno dei blocchi di alimentazione del reattore. Lo riferisce Energoatom, l’operatore statale ucraino delle centrali nucleari del Paese. Sarebbe stata colpita una linea elettrica della centrale non sono state rilevate perdite radioattive.

Energoatom ha inoltre fatto sapere che “uno dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, sotto il controllo delle forze russe, è stato spento, il bombardamento di ieri ha causato un grave rischio per il funzionamento sicuro dell’impianto” poiché “in seguito dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il sistema di protezione di emergenza è stato attivato su uno dei tre reattori funzionanti, che si è spento“.

A tal proposito il Ministero della Difesa russo, citato dalle agenzie di stampa statali, ha chiesto “alle organizzazioni internazionali di condannare le azioni criminali del regime di Zelensky, che compie atti di terrorismo nucleare“.

A tali affermazioni risponde il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che nel suo discorso serale chiede alla Russia di assumersi la responsabilità dell'”atto di terrore” nella centrale nucleare di Zaporizhzhia: «oggi gli occupanti hanno creato un’altra situazione estremamente rischiosa per tutta l’Europa: hanno colpito due volte la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Qualsiasi bombardamento di questo sito è un crimine spudorato, un atto di terrore. La Russia deve assumersi la responsabilità del fatto stesso di creare una minaccia a una centrale nucleare» – ha detto.

In merito ai negoziati di pace, parla il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyansky: «l’Ucraina non è pronta a trattative serie e le proposte che ha avanzato sono ridicole. Sulle trattative di pace l’Ucraina non sta mostrando alcun atteggiamento responsabile».

Sull’altro nodo caldo del conflitto, il grano, arriva la notizia di un attacco russo su un’azienda agricola nel distretto di Novomykolaivskyi della regione di Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Sarebbe andato distrutto un complesso di silos con 3.000 tonnellate di grano.

Proseguono anche gli attacchi sulle città ucraina: a Mykolaiv si contano due feriti gravi e diversi edifici residenziali danneggiati, altri tre feriti si segnalano nei distretti di Nikopol (sud) e Kryvyi Rih (centro).

La Russia, intanto, starebbe reclutando volontari per formare un nuovo battaglione, denominato Samara, da unire al terzo Corpo d’Armata delle forze armate russe in Ucraina. La nuova unità conterebbe 15.500 uomini privi di esperienza militare di età compresa tra i 18 e i 50 anni.

45 account Facebook e 1.037 Instagram sarebbero stati chiusi da Meta come account falsi a sostegno della guerra. I profili sarebbero stati gestiti da una piattaforma di troll russa che prendeva di mira “politici, giornalisti, attori, celebrità e marchi commerciali di tutto il mondo” che supportano l’Ucraina.

di: Alessia MALCAUS

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