Secondo il ministero dell’Interno, l’autostrada sarebbe stata bloccata da “membri di un gruppo criminale organizzato con l’obiettivo di destabilizzare la situazione sociale e politica nella Regione autonoma del Gorno-Badakhshan, dove da giorni infuriano proteste

9 persone sono morte e altre 24 sono rimaste ferite in quella che le autorità del Tagikistan hanno definito “un’operazione antiterroristica” nella Regione autonoma del Gorno-Badakhshan, da giorni teatro di proteste. Lo ha riferito il ministero dell’Interno in un comunicato, precisando che la decisione di avviare l’operazione è stata presa dopo che i residenti del distretto di Rushon hanno bloccato un’autostrada che porta al capoluogo regionale, Khorugh, dopo gli scontri con le forze dell’ordine che cercavano di liberare la strada.

Stando a quanto riferito dal ministero, l’autostrada sarebbe stata bloccata da “membri di un gruppo criminale organizzato con l’obiettivo di destabilizzare la situazione sociale e politica”. Secondo il ministero, infatti, i manifestanti sarebbero sostenuti da non meglio specificati gruppi terroristici internazionali che, oltre ad aver fornito armi e munizioni, avrebbero inviato i loro rappresentanti nella regione “per condurre atti terroristici”.

Ieri il ministero ha comunicato che un manifestante è stato ucciso e tre agenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti dopo che le forze di sicurezza hanno usato proiettili di gomma e gas lacrimogeni contro i dimostranti.

Quattro giornalisti, inoltre, sarebbero stati aggrediti da ignoti dopo aver intervistato un attivista accusato di aver organizzato la protesta.

I dimostranti chiedono le dimissioni del governatore regionale e del sindaco del capoluogo regionale perché non hanno indagato sulla morte di un attivista, avvenuta lo scorso anno mentre si trovava sotto custodia della polizia.

di: Francesca LASI

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