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Il consorzio monetizzava crediti d’imposta di natura fittizia per lavori mai eseguiti

Proseguono i controlli delle Fiamme Gialle sulle truffe legate al superbonus. Nel mirino della Guardia di Finanza del comando provinciale di Treviso è finito anche un consorzio con sede nella Destra Piave, nato proprio durante l’emergenza sanitaria, che sarebbe responsabile di una truffa dal valore di 24 milioni di euro.

Gli agenti hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal gip di Treviso su richiesta della Procura, congelando così circa 7 milioni di euro di crediti d’imposta. Sequestrati anche disponibilità finanziarie e immobili per circa 1,2 milioni di euro.

Si tratta di crediti correlati al superbonus di natura fittizia che sarebbero poi stati monetizzati dal consorzio senza eseguire i lavori.

In particolare, i lavori di circa 230 dei 500 contratti stipulati dall’azienda non sono mai stati realizzati.

Alcuni committenti dei lavori avrebbero addirittura scoperto di aver ceduto i loro crediti d’imposta al consorzio solo dopo la rescissione dal contratto con il consorzio.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA / US Guardia di Finanza