Il Capo di Stato sarebbe a un passo dalle dimissioni per aver nascosto 580 mila dollari in un divano. Quando furono rubati, Ramapahosa non sporse denuncia
Continua a suscitare polemiche il caso del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, accusato di aver nascosto 580mla dollari in un divano. Il Nec (Comitato esecutivo nazionale) del partito di governo si riunirà lunedì 5 dicembre, dopo la riunione di venerdì, durata appena mezz’ora.
Nel frattempo, il Nec dell’African national congress (Anc), infatti, ha annunciato una sessione del “Comitato di lavoro” (Nwc) per domenica alle 14 e un nuovo incontro lunedì alle 10, alla vigilia di una seduta del parlamento convocata per il giorno seguente.
I vertici del partito, al potere dall’inizio dell’era democratica post-apartheid, stanno scegliendo la linea da seguire dopo la pubblicazione, la settimana scorsa, del rapporto di una commissione parlamentare che accusa Ramaphosa di “violazioni ed errori”.
Il presidente del Sudafrica è sull’orlo delle dimissioni per aver nascosto al fisco 580 mila dollari sotto i cuscini di un divano almeno. Ramaphosa, inoltre, non sporse denuncia alla polizia quando gli vennero rubati.
Il comitato esecutivo nazionale (Nec) del suo partito, l’African National Congress (Anc), ha sciolto una seduta che avrebbe potuto essere decisiva per la sua sorte politica.
Nel rapporto si legge che Ramaphosa “potrebbe aver commesso (…) violazioni e errori” in relazione al furto con scasso del 2020 in un sua fattoria-allevamento dei 580.000 dollari in contanti nascosti sotto i cuscini del divano di “una camera degli ospiti poco utilizzata”.
In passato il presidente aveva ammesso che la somma, derivante dalle vendita di bufali a un cittadino sudanese, era stata rubata da “sotto un sofà” del suo ranch. All’epoca un ex-capo dei servizi segreti e rivale politico del presidente, Arthur Fraser, sporse denuncia alla polizia sostenendo che Ramaphosa aveva tenuto nascosto il furto di una somma tra i quattro e gli 8 milioni di dollari subito nel febbraio 2020 nella sua tenuta Phala Phala nel nord-est del Paese, dove il denaro era nascosto all’interno di mobili. Anziché avvertire le autorità, Ramaphosa, secondo i media, avrebbe organizzato un sequestro dei ladri per convincerli a mantenere il segreto corrompendoli o contando su indagini private condotte dal capo della sicurezza presidenziale.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/ANDY RAIN