Si tratta della pronuncia del gup di Monza sul processo con rito abbreviato contro la cooperativa sociale di Seregno che gestiva gli esami di lingua italiana per extracomunitari

Sono arrivate le prime condanne nel processo in abbreviato per corruzione e falso ideologico intentato contro 9 imputati nel caso dell’esame “farsa” di lingua italiana sostenuto dal calciatore uruguaiano Luis Suarez nell’Università per Stranieri di Perugia.

La Procura di Monza aveva chiesto fino a 6 anni di condanna; il gup ha emesso 7 sentenze di condanna e due assoluzioni. La pena più alta (quattro anni e 8 mesi) è stata inflitta a un 30enne legale rappresentante della cooperativa sociale di Seregno, abilitata a svolgere esami di lingua italiana di livello A2 con tanto di certificazione.

La cooperativa in questione era convenzionata con centro studi di Roccadaspide, in provincia di Salerno, a sua volta convenzionato con l’Ateneo di Perugia.

Il gup ha condannato anche due esaminatori (da due anni e 8 mesi a 6 mesi) accusati di aver agito da intermediari nel reperire altri stranieri interessati a una falsa certificazione.

Secondo quanto emerso dalle indagini, a fronte del versamento di 500 euro gli stranieri potevano ottenere il certificato di conoscenza della lingua italiana (funzionale all’ottenimento del permesso di soggiorno). Agli extracomunitari venivano fornite le soluzioni dei quesiti prima dell’esame e in alcuni casi il test veniva elaborato già con le risposte compilate.

È ancora in corso invece il processo sul caso specifico dell’esame di Suarez; ieri nel corso dell’udienza preliminare sulle presunte irregolarità emerse erano state sentite la rettrice dell’Ateneo Giuliana Grego Bolli e la professoressa Stefania Spina, con la presentazione da parte della difesa di intercettazioni che scagionerebbero in particolare l’ex rettrice (leggi qui).

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/CROCCHIONI