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Gli studenti insorgono nuovamente contro il Ministero: “il sistema va cambiato, non andiamo a scuola per morire”

«Quello che è accaduto è una tragedia che lascia attoniti e le prime parole devono essere di vicinanza e sostegno alla famiglia, agli amici, a tutta la comunità, alla scuola e agli insegnanti. Dobbiamo garantire più sicurezza nei contesti lavorativi ed educativi, e altrettanto dobbiamo continuare a investire in una scuola che sappia aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro». É questo il commento della ministra delle Pari opportunità e Famiglia, Elena Bonetti, alla morte di un studente durante uno stage scolastico a Noventa di Piave.

Questa mattina le associazioni studentesche hanno organizzato un flash mob al Ministero dell’Istruzione. «Abbiamo chiesto cose precise a Governo e Ministero la scorsa primavera. Serviva e serve abolire i Pcto e inserire formazione sindacali e alla sicurezza sul lavoro obbligatoria in tutte le scuole. C’è un problema nel nostro Paese di sicurezza nei luoghi del lavoro, non possiamo esporre ragazzi e ragazze a questi pericoli. Il sistema va cambiato, non andiamo a scuola per morire», afferma Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi, facendo riferimento alle tragiche morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, avvenute a gennaio e febbraio scorsi.

Intanto nelle prossime ore i carabinieri e lo Spisal trasmetteranno alla Procura di Venezia il rapporto sulla morte del giovane. I tecnici stanno al momento eseguendo i dovuti accertamenti per far luce sull’accaduto e sentiranno i presenti al momento dell’incidente.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA / CIRO FUSCO