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Ci sono una ventina di navi cinesi e taiwanesi che si trovano ancora oggi a poca distanza dalla linea mediana, ma le esercitazioni sono finite

Tensione altissima stamattina nello Stretto di Taiwan, dove una ventina di navi cinesi e taiwanesi si sono fronteggiate da lontano a poca distanza dalla linea mediana. Lo riportano i media locali, spiegando che Pechino stava portando avanti le esercitazioni militari a fuoco vivo iniziate il 4 agosto scorso dopo la visita di Nancy Pelosi sull’Isola. Poco dopo mezzogiorno il Comando delle forze armate cinesi ha comunicato che le operazioni militare intorno all’isola di Taiwan sono state “completate con successo”. «Pechino controllerà i cambiamenti della situazione nello Stretto di Taiwan e le truppe continueranno a svolgere addestramento e preparativi militari, organizzeranno regolarmente pattuglie di prontezza al combattimento e difenderanno risolutamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale».

Nel libro bianco intitolato “La questione di Taiwan e la riunificazione della Cina nella nuova era” e pubblicato dall’Ufficio per gli Affari di Taiwan e l’Ufficio informazioni del governo centrale si ribadisce che Taiwan “fa parte della Cina” e che Pechino è disposta a “creare un ampio spazio per la riunificazione pacifica” con Taiwan, ma “non lascerà mai alcuno spazio per varie forme di attività separatiste per l’indipendenza” e “non promette di rinunciare all’uso della forza”.

Londra ha convocato l’ambasciatore cinese per “l’aggressiva e ampia escalation” di Pechino contro Taiwan. Lo ha reso noto Liz Truss, ministra degli Esteri e candidata alla leadership dei Tory, citata dal Guardian.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA/RITCHIE B. TONGO