Il procuratore di Trento esclude la prevedibilità dell’evento
Proseguono le ricerche dei cinque al momento ancora dispersi, tutti italiani, dopo la tragedia del crollo della Marmolada. Le ultime ricerche avrebbero portato al ritrovamento dei resti di tre salme, portando così i dispersi a due.
Al momento sono 9 le vittime accertate di cui quattro identificate e cinque non ancora riconosciute Due sono in corso di riconoscimento e una è sconosciuta, come comunica la procura di Trento. Ci sono poi 7 feriti di cui uno è già stato dimesso.
Il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi ha escluso la prevedibilità dell’evento. «Noi apriamo tutte le porte che abbiamo davanti per verificare cosa è successo e ricostruire il fatto – ha dichiarato Raimondi – Sentiremo persone, vedremo filmati e coinvolgeremo il mondo scientifico per fare prove per capire, dal punto di vista idraulico, come mai c’era questa grossa massa d’acqua».
Le auto che erano parcheggiate sul sentiero sono state “tutte abbinate a persone in vita”, da togliere dal numero dei dispersi.
Secondo la Procura per il momento non si può parlare di negligenza o imprudenza perchè quanto è avvenuto non era prevedibile. Comunque, per volere del sindaco di Canazei Giovanni Bernard, la Marmolada resterà chiusa fino a data da stabilirsi. L’ordinanza di chiusura ha un duplice obiettivo: tenere lontani i curiosi e operare in sicurezza.
Il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani ha commentato questa mattina la tragedia dichiarando: «Bisogna lavorare per ridurre le emissioni ma bisogna farlo a livello mondiale e non soltanto a livello europeo. Anche la siccità che stiamo affrontando è legata anche ai cambiamenti climatici. Oggi al Parlamento europeo voteremo un testo che prevede l’utilizzo del nucleare e del gas come strumenti per produrre energia senza inquinare. Questa è la giusta strategia che dobbiamo imboccare».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ANDREA SOLERO