Proseguono le indagini della Polfer senza ipotesi di reato o indagati. La sorella maggiore sarebbe stata vista seduta sui binari mentre la minore tentava di farla spostare
L’Italia è ancora sconvolta dalla tragica morte di Giulia e Alessia, le sorelle di 17 e 15 anni travolte da un treno Frecciarossa domenica mattina. Proseguono intanto le indagini per far luce su quanto accaduto alla stazione di Riccione e prima. La magistratura ha aperto un fascicolo d’inchiesta a modello 45, quindi senza ipotesi di reato o indagati. Si attende l’esame del Dna per accertare l’effettiva identità delle due ragazze mentre è stata esclusa la possibilità di effettuare esami tossicologici.
La polizia ferroviaria ha raccolto numerose testimonianze. Un 24enne ha raccontato di aver accompagnato le due ragazze in stazione insieme a un amico: la sera prima le aveva viste all’interno della discoteca Peter Pan e poco dopo aveva incontrato Giulia fuori, molto stanca ma non in stato d’alterazione.
Alle 6.50 le due ragazze sarebbero poi arrivate in stazione, viste da almeno cinque testimoni che hanno raccontato di aver notato la maggiore, Giulia, seduta sui binari e la più giovane, Alessia prima sulla banchina e poi accanto alla sorella. Un 32enne ha riferito di aver “visto una ragazza seduta nei binari, e l’altra “che ha cercato di tirarla via”. L’uomo tuttavia avrebbe detto che quella seduta in mezzo ai binari indossava “un vestito verde”, e quindi si tratterebbe di Alessia, mentre l’altra era “vestita di nero”.
Particolarmente rilevante è la testimonianza del macchinista poiché non ci sono immagini che riprendono il momento dell’impatto, avvenuto intorno alle 7. L’uomo ha riferito di aver visto Giulia sui binari con il volto e lo sguardo rivolti verso il treno. Alessia sarebbe scesa sui binari per farla spostare e non sarebbe riuscita a evitare l’impatto a sua volta.
Il padre delle due giovani vittime, Vittorio Pisanu, ha raccontato al sindaco di Castenaso, Carlo Gubellini, che solitamente accompagnava le figlie e le aspettava in auto per poi riportarle a casa. «Sabato non stavo bene, e non me la sono sentita di guidare. Le mie figlie ci tenevano ad andare alla festa in discoteca, così ho detto: ma sì, per una volta potete prendere il treno da sole» – ha detto. La mattina successiva alla festa, inoltre, le due ragazze avrebbero chiamato il padre per rassicurarlo e dirgli che erano sulla strada di casa. È emerso che per fare la telefonata la più giovane delle due avrebbe chiesto un cellulare un prestito perché il suo era scarico mentre quello della sorella era stato rubato insieme alla borsa. La telefonata è stata poi confermata dagli inquirenti.
La scuola di Alessia, il liceo artistico bolognese Arcangeli, e i suoi compagni hanno voluto ricordare la 15enne con un messaggio su Facebook, insieme ai suoi disegni. «Ciao Alessia, ci hai lasciato così, all’improvviso e senza un perché in una bella mattina d’estate. Siamo addolorati e smarriti per come ci hai lasciato, insieme a Giulia che tanto amavi. Ti abbiamo conosciuto come una studentessa molto vivace e sincera. Avevi appena mosso i primi passi al Liceo Artistico e volevamo vedere espresse, nei prossimi anni, le tue capacità grafiche e la tua intelligenza. Ti ricordiamo con i tuoi disegni, in particolare la magnolia, un bel fiore che doveva ancora sbocciare, come sei stata tu. Ti vogliamo bene» – scrive l’istituto.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/Instagram/Giulia Pisanu