Il clero sarebbe coinvolto nel caso sulla sparizione della 25enne. Un parroco e un seminarista rivelano dettagli in un’intercettazione

Si riapre il cold case su Sonia Marra, 25enne pugliese scomparsa nel 2006 dalla sua casa di Elce, Perugia, poco distante dalla scuola di Teologia di Montemorcino dove lavorava.

Nell’ambito di un’operazione antidroga condotta dai carabinieri di Todi e coordinata dalla procura di Perugia, i militari hanno intercettato un seminarista e un parroco, ora considerati informati sui fatti. Nelle intercettazioni, infatti, affermavano: «a quella ragazza sai che hanno fatto? A quella l’hanno tritata. Quella non la ritroveranno mai».

«Era tutto un giro – sono le parole del seminarista – droga, soldi, sesso e altre questioni sai che alla fine ci rimettono sempre i più deboli… Poi è successo che in qualche modo la cosa cominciava a scottare perché lei ha visto e ha sentito. Per questo l’hanno annientata. Perché ci sarebbero andati di mezzo i preti. Il corpo non lo troverà mai nessuno perché quella donna non esiste più».

Nel 2021 la Corte di Cassazione assolse per la scomparsa e l’omicidio della ragazza Umberto Bindella, considerato dalla Procura il responsabile della vicenda. L’ipotesi, nonostante le prove contrarie, era che l’uomo volesse occultare una gravidanza e un rapporto indesiderati.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/PIETRO CROCCHIONI/i52