corte penale internazionale ANSA /JUAN VRIJDAG

Sergey Vladimirovich Cherkasov stava per entrare come tirocinante alla Corte Penale Internazionale dove secondo l’Avid avrebbe avuto accesso a informazioni e documenti altrimenti non accessibili ai russi

Sarebbe dovuto entrare a lavorare come stagista nella Corte Penale Internazionale “Viktor Muller Ferreira”, falsa identità della spia russa Sergey Vladimirovich Cherkasov. L’uomo è stato identificato dai servizi segreti olandesi e rispedito in Brasile dove è stato arrestato dalla Polizia in attesa di processo.

Cherkasov, 36enne, aveva ricreato il personaggio perfetto: quello di un brasiliano di umili origini, con la famiglia povera e desideroso di studiare giornalismo. Presentandosi come uno straniero avrebbe avuto accesso “a molte informazioni che non sarebbero accessibili ai russi” entrando come analista junior nella Corte penale internazionale, come ha spiegato l’Aivd General Intelligence and Security Service.

«Lo scopo principale del GRU [la direzione dell’intelligence militare russa] è l’intelligence militare, ma raccoglie anche informazioni di natura politica o tecnologica» prosegue l’intelligence.

Se fosse riuscito a entrare nella Cpi, la spia “potrebbe anche aver avuto la capacità di influenzare il procedimento penale della CPI“, manomettendo o distruggendo prove ma anche identificando potenziali testimoni.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA /JUAN VRIJDAG