Rimangono aperti ancora molti interrogativi intorno al corpo della 63enne
Secondo quanto emerge dalla perizia disposta dalla procura, la 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata cadavere a inizio 2022, Liliana Resinovich si è suicidata,
Il medico Fulvio Costantinides e il radiologo Fabio Cavalli che hanno eseguito la perizia sostengono che la donna sia morta due o tre giorni prima del ritrovamento del corpo, soffocata da due sacchetti stretti sulla testa.
Il caso era risultato molto complicato fin dal ritrovamento del copro di Resinovich, a meno di un km da casa e con due sacchetti introno alla testa ma non troppo stretti alla gola. Il corpo era dentro due sacchi per i rifiuti, la donna era rannicchiata in posizione fetale con le mani incrociate. Costantinides e Cavalli sostengono che il suicidio sia compatibile con la morte per asfissia.
Dagli esami tossicologici non sono emerse tracce di droghe o sonniferi e sul copro non era presente nessun segno riconducibile a violenza o costrizione.
Continua a rimanere avvolto nel mistero cosa sia successo e dove sia stata Resinovich dal 14 dicembre alla data della sua morte il 2 o 3 gennaio, ma rimane insoluto anche il quesito sul movente.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/FACEBOOK