La prima si è chiusa con un bilaterale tra Meloni e Macron. La premier italiana ha lanciato l’allarme sulla Tunisia
Al via la seconda giornata di Consiglio Ue a Bruxelles.
Il nodo Mes e unione bancaria
All’arrivo per l’Euro Summit il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha dichiarato che “è molto importante” che si vada avanti con la piena ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità. L’unico Paese che non ha ratificato il trattato di riforma del Mes è l’Italia.
Durante l’Eurosummit è intervenuta anche Christine Lagarde che ha affermato che “il settore bancario dell’area dell’euro è resiliente, perché dispone di solide posizioni patrimoniali e di liquidità”; inoltre, “è forte perché abbiamo applicato tutte le riforme normative concordate a livello internazionale dopo la crisi finanziaria globale”. «I recenti sviluppi ci ricordano quanto sia stato importante migliorare continuamente questi standard normativi. Ora dobbiamo progredire nel completamento dell’unione bancaria. È inoltre necessario lavorare ulteriormente per creare dei mercati dei capitali veramente europei».
Al termine del vertice nelle dichiarazioni alla stampa, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che nella zona euro le “banche sono le più solide”: «i fondamentali dei bond europei sono forti, la zona euro è la zona dove le banche sono più solide e in questo contesto abbiamo discusso di accelerare la creazione dell’unione bancaria».
Proprio sul tema dell’unione bancaria è tornata anche Giorgia Meloni nelle sue dichiarazioni alla stampa: «parliamo di un sistema i cui fondamentali sono stabili e solidi, non mi pare ci siano particolari preoccupazioni».
Sui migranti, Meloni ha dichiarato: «sulla materia migratoria c’è stato un cambio di passo impresso nello scorso Consiglio ma adesso la migrazione rimane una priorità degli obiettivi dell’Ue con una verifica dell’implementazione dei risultati nel prossimo Consiglio europeo. Questo dimostra che non si trattava di uno spot e di un’iniziativa singola. Lavoriamo alla concretezza dei risultati che mi sembrano buoni e dimostrano la buona fede nell’affrontare questa materia per cui l’Italia può dirsi soddisfatta».
Sul tema della governance economica: «la materia della governance per noi è fondamentale, da risolvere entro la fine di quest’anno, e ovviamente deve tenere conto degli obiettivi strategici che l’Unione si dà. Se l’Unione lavora sulla transizione ecologica e digitale, se lavora sul sostegno all’Ucraina, poi deve tenere in considerazione quegli investimenti nelle sue regole di governance. Mi pare che anche su questo ci sia una sensibilità diffusa».
Meloni ha poi sottolineato che la partita sui biocarburanti non è “affatto persa” e che le cose “stanno andando bene, c’è un confronto”. «C’è stata una convergenza tra Italia e Germania per dire che non c’è solo l’elettrico. Non possiamo proteggere l’ambiente distruggendo le nostre industrie, ci vuole equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale, io penso che l’Europa possa farlo ed è quello su cui stiamo lavorando».
Bilaterale tra Meloni e Mitsotakis
Durante questa seconda giornata, la premier Giorgia Meloni ha avuto un bilaterale con il suo omologo greco Kyriakos Mitsotakis. L’incontro è stato definito “proficuo e cordiale” da fonti diplomatiche.
Giorgia Meloni, l’incontro con Macron e la visita di Sanchez
La prima giornata si è conclusa con un bilaterale durato un’ora e mezza tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, il primo faccia a faccia tra i due leader dopo le tensioni tra Roma e Parigi sul tema Ucraina e migranti.
Nel corso del vertice, Meloni ha lanciato l’allarme sulla situazione in Tunisia, sostenendo che se il Paese “crolla”, si rischia “una catastrofe umanitaria con 900 mila rifugiati”.
In occasione del Consiglio Ue è stato annunciato anche che il premier spagnolo Pedro Sanchez incontrerà Giorgia Meloni a Roma il 5 aprile. Lo confermano fonti della Moncloa a LaPresse.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA