L’ANM rivede al ribasso l’adesione allo sciopero contro la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario

L’ANM (Associazione nazionale magistrati) rivede al ribasso l’adesione allo sciopero contro la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario, approvata dalla Camera e ora all’esame del Senato (leggi qui ). La media nazionale si è attestata al 48,45%

«In un contesto generale non facile, c’è stato un livello di adesione all’astensione comunque importante – ha dichiarato il segretario dell’ANM Salvatore Casciaro – Ciò dimostra come l’Associazione si sia fatta interprete autorevole del disagio e della preoccupazione reale di tanti magistrati. Ci sono ancora i tempi e gli spazi per modifiche migliorative del testo e spero ci sia anche la volontà delle forze politiche di confrontarsi per apportare i dovuti correttivi».

I magistrati sono tornati a scioperare dopo 12 anni: all’epoca la protesta era scaturita da ragione economiche.

Ma nel 2010 l’adesione toccò l’80% raggiunto nel 2010. Nel 2002, invece, arrivò al 68%: i giudici, allora, si mobilitarono contro la riforma dell’ordinamento giudiziario del ministro leghista Castelli.

Non commenta lo sciopero la ministra della Giustizia Marta Cartabia, che invece, rivolgendosi ai giovani dell’Istituto penitenziario minorile Cesaria Beccaria di Milano, definisce la giustizia come “un volto amico che offre una seconda possibilità per tutti”.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/MAC