EPA/Chema Moya

Un abbigliamento più informale aiuterebbe ad affrontare le ondate di calore, riducendo i consumi energetici dovuti all’aria condizionata

La lotta al caldo e al cambiamento climatico passa per l’abbigliamento. A dimostrarlo è il premier spagnolo Pedro Sanchez che, presentandosi in conferenza stampa senza cravatta, chiede ai suoi connazionali di adottare un abbigliamento più informale.

«Ho chiesto ai ministri, a tutti i dipendenti pubblici e vorrei chiederlo anche al settore privato, se non lo ha già fatto, di non indossare una cravatta quando non è necessario» – ha detto. L’obiettivo è quello di ridurre i consumi energetici negli uffici, abbassando l’aria condizionata.

Quello di Sanchez è solo l’ultimo esempio di un fenomeno già attivo da anni. In Giappone, ad esempio, già dal 2005 i lavoratori sono invitati ad abbandonare giacca e cravatta e preferire abiti più informali. In Gran Bretagna, invece, la Camera dei Comuni ha abolito l’obbligo di giacca per i deputati.

Un tentativo era stato fatto anche in Italia nel 2007 quando l’allora ministra della Salute Livia Turco aveva chiesto a “tutti gli uffici pubblici e privati italiani di proporre ai propri dipendenti di non usare la cravatta durante le ondate di calore“. Eliminare questo accessorio, secondo il ministero, infatti, abbassa di due/tre gradi la temperatura corporea.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/Chema Moya