L’uomo ha parlato dal reparto di psichiatria dove è ricoverato
Alessandro Maja, il 57enne accusato di aver ucciso moglie e figlia e di aver tentato di uccidere il figlio maschio, ha ammesso le sue responsabilità (come visto qui) e dichiarato di essere stato “ossessionato dai debiti”. La confessione è avvenuta durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi nel reparto di psichiatria dove l’uomo è stato ricoverato subito dopo l’arresto.
Il legale ha raccontato: «Maja ha risposto sofferente alle domande, con un forte disagio che ha portato ad una breve interruzione delle domande. Quella sera ha spiegato di aver cenato con la famiglia come sempre, e di aver lavato i piatti. Poi i ragazzi sono saliti nelle loro stanze, la moglie si è messa a dormire sul divano e lui ha continuato a passeggiare per casa senza smettere di pensare al peso dei debiti che viveva come insopportabili». L’avvocato ha aggiunto che lui “non sa spiegare” le aggressioni ma che ha confermato di aver “colpito prima la moglie, poi la figlia e infine il figlio con un martello e di aver usato il trapano su di sé per uccidersi”.
Tra le quattro e le cinque del mattino ha “smesso di vagare per casa” e ha agito “ma non so spiegare perchè“: «mi sentivo un fallito, responsabile di non poter garantire lo stesso tenore di vita alla famiglia in futuro, non so perché ho agito così».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA