ANSA/MATTEO BAZZI

Così ieri l’influencer: “sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano”

Dopo la denuncia di ieri di Chiara Ferragni in merito alla situazione delinquenza fuori controllo che dilaga a Milano, le risposte non sono tardate ad arrivare: il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha subito risposto all’influencer, affermando non condividere quello che dichiara Ferragni, seppur affermando che “è un opinione e le risposte, secondo il mio stile, sono attraverso il lavoro. Io non condivido quello che dice, ma capisco che quello della sicurezza è un tema delicato, che c’è una sensibilità nella città. E’ un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano coi sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all’ordine del giorno. Cercheremo di fare ancora di più, ma, non per deresponsabilizzarci, la sicurezza dipende molto dall’opera del Ministero degli Interni e in questi giorni risentirò la ministra Lamorgese“.

Sala ha aggiunto che non considera “la situazione drammatica” ma che “la considero degna di attenzione: ritornerò a parlare con la ministra Lamorgese e cercheremo di fare il punto sulle forze che arriveranno a Milano. Noi abbiamo fatto la prima parte, con le assunzioni di nuovi agenti. Entro dicembre altri 120 saranno messi sul campo“.

Secca e netta la risposta giunta dal cantautore Roberto Vecchioni, che durante un’intervista a il Corriere della Sera dichiara: «Non sapevo della denuncia della signora. Non voglio entrare nel merito delle sue opinioni. Ci mancherebbe. Credo tuttavia che dall’amministrazione di Giuliano Pisapia si siano fatti grossi passi in avanti su questo tema e mi pare sia sotto gli occhi di tutti. Naturalmente ogni cosa è perfettibile», aggiungendo che “è troppo facile dire che non si è fatto nulla. Metto Milano in un contesto più generale. Tutto sta andando molto in fretta, ci sono squilibri. Ma se penso ai fenomeni di cui si parla, e di cui Milano sarebbe accusata, dico che sono simili quelli che ci sono a livello nazionale, che si verificano in tutte le metropoli. Forse però a Milano ce ne sono meno“.

In merito alla polemica dei radical chic, Vecchioni ha affermato: «Lasciamo stare i radical chic. Chi sono? La realtà è più complessa. Ho vissuto gli anni ’70. Il clima allora sì che era spaventoso. Ripeto, io non percepisco questa situazione fuori controllo».

di: Federico ANTONOPULO

FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI