Il Cavaliere avrebbe promesso compensi in denaro alle “Olgettine” affinché fornissero “false testimonianze”. Chiesta anche confisca di beni per oltre 10 milioni di euro
Prosegue a Milano il processo sul caso Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e di altri 28 imputati, fra i quali anche Karima El Mahroug e il suo legale Luca Giuliante (qui l’udienza precedente).
Il Pm Luca Gaglio ha chiesto 6 anni di reclusione per Berlusconi e una confisca di beni per oltre 10 milioni di euro. I magistrati inoltre hanno chiesto di condannare anche Maria Rosaria Rossi, senatrice ed ex fedelissima di Berlusconi, a un anno e quattro mesi per falsa testimonianza. Accusa contestata anche al giornalista Carlo Rossella per il quale sono stati chiesti due anni. Chieste condanne fino a cinque anni per 20 ragazze, ex ospiti delle serate di Arcore, il cui silenzio sarebbe stato comprato dall’ex premier. Chiesti 6 anni e 6 mesi per Luca Risso, ex compagno di Karima. Da assolvere, per i pm, solo Luca Pedrini.
Per quanto riguarda le confische, i procuratori hanno chiesto 10 milioni e 800mila euro a Silvio Berlusconi, cinque milioni di euro a carico di Karima, come “prezzo del reato”, e la confisca di tre milioni di euro a carico di Risso. Inoltre sono stati chiesti circa 2,7 milioni di euro a carico delle 20 ragazze ex ospiti delle serate ad Arcore.
Chiesta la confisca anche di quattro immobili, tra cui le due ville da un milione di euro a Bernareggio, nel Milanese, messe a disposizione di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli da parte dell’ex premier.
Nella sua requisitoria il pm Gaglio ha dichiarato che “le centinaia di migliaia di euro che Karima spendeva le venivano consegnate, tramite il suo legale Luca Giuliante, da Berlusconi“.
«Lei più di così non poteva spendere, più di così c’era solo buttare i soldi dalla finestra – aggiunge il pm, precisando che Karima – soffre in quel periodo di una vera e propria compulsione a spendere».
Stando all’accusa El Mahroug incontrò anche Maria Rosaria Rossi, senatrice ed ex fedelissima di Berlusconi, anch’essa imputata, e da lei “ricevette i soldi per andare in Messico” insieme al fidanzato dell’epoca, anche lui al banco.
Nella sua requisitoria il pm, presentando delle prove ha sostenuto che anche alle altre “ex olgettine” “è stato assicurato che sarebbero state a posto sia come reddito, con un mensile da 2.500 euro, che per un tetto, una casa, un alloggio“.
Secondo l’accusa già nel 2011, dunque prima che le giovani andassero a testimoniare in aula, “esisteva un accordo corruttivo” fra Berlusconi e le ragazze “volto ad ottenere le false testimonianze di tutte le testimoni dei Ruby 1 e 2“. Il compenso pattuito serviva anche per assicurare che le ragazze rilasciassero ai media interviste coerenti con le dichiarazioni fatte in tribunale.
di: Marianna MANCINI