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Complici le scarse precipitazioni invernali e l’ondata di caldo, il ghiacciaio Stockji, il ghiacciaio ha restituito il cadavere

Due francesi, Luc Lechanoine (55) e Vincent Danna (50), hanno trovato un cadavere restituito dal ghiacciaio Stockji (Alpi svizzere). Il ritrovamento è stato possibile grazie alle scarse precipitazioni invernali e all’ondata di caldo.

La coppia ha avvisato la polizia del Canton Vallese, che ha avviato le indagini assieme alla magistratura. «Abbiamo fatto un bel po’ di slalom tra i crepacci. La montagna in questo momento è resa difficile dalla siccità . A un certo punto abbiamo tolto i ramponi per scendere sulla morena ed è lì che, su una lingua glaciale, sono apparsi diversi effetti personali. Da vicino, ho scoperto uno scheletro in qualche modo mummificato, danneggiato, ma completo. C’era uno zaino blu e rosso, una delle braccia era ancora in una cinghia. C’era anche un bastone da sci o da camminata di marca Leki, rosa e nero, un pile fucsia e una rudimentale piccozza, spezzata in tre. Indossava scarponi in cuoio e dei ramponi con cinghie in pelle, materiale più vecchio del resto. Era in jeans, quindi non proprio attrezzata per la montagna. Lei o lui doveva essere solo. È difficile dire per quanto tempo quel corpo fosse lì. Direi tra i 30 ei 40 anni, forse di più: anni ottanta visti i colori fluo», ha raccontato Lechanoine.

di: Federico ANTONOPULO

FOTO: PIXABAY