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Approvata alla Camera on 412 sì la proposta di legge per riconosce le peculiarità delle Isole

È arrivato oggi il via libera al riconoscimento del principio d’insularità e degli svantaggi che ne derivano, che andrà a far parte della Costituzione.

Alla Camera sono stati 412 i sì e un astenuto, il testo esplica che “la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità” che sarà aggiunto in un comma dell’articolo 119 della Costituzione.

L’iter per l’approvazione è iniziato cinque anni fa, con la raccolta firme iniziata in Sardegna ed estesa poi a tutta Italia. «Per la prima volta nella storia della Repubblica una legge di iniziativa popolare cambia la Costituzione» ha dichiarato Michele Cossa, presidente della Commissione speciale del Consiglio regionale della Sardegna per l’insularità e del Comitato promotore per l’insularità in Costituzione.

Tutti i deputati do Sardegna e Sicilia hanno sottolineato la portata storica del momento

Secondo Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna: «la Sardegna è oggi più forte e capace far valere diritti troppo a lungo negati, per avere giuste compensazioni degli svantaggi che la condizione insulare comporta. Lo Stato deve essere nostro alleato in Europa, affinché possiamo portare avanti con unità e determinazione le rivendicazioni delle Isole a Bruxelles, ma prima ancora dobbiamo essere in grado di sostanziare di contenuti chiarendo quanto prima i termini attuativi di questa rinnovata previsione costituzionale. Dobbiamo evitare che la modifica costituzionale si risolva nell’ennesimo richiamo di principio sulla legislazione statale, privo di efficacia sostanziale: un’affermazione di principio ha bisogno di essere declinata nelle sue possibili articolazioni».

Esulta anche il presidente della Sicilia, Nello Musumeci: «superare gli svantaggi derivanti dall’insularità diventa, da oggi, un impegno preciso per lo Stato, consacrato nella Costituzione: è una vittoria per tutti gli isolani d’Italia. Continueremo a lavorare, in sinergia con Bruxelles e Roma, affinché vivere su un’isola non sia più una maledizione o un problema, ma una straordinaria opportunità».

di: Flavia DELL’ERTOLE

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