incendio genova

L’ordigno si trovava in un bosco alle spalle di Sestri Ponente nel capoluogo ligure. A innescare i prodotti esplodenti potrebbero essere state le elevate temperature

Ieri un maxi incendio ha devastato il bosco alle spalle di Genova Sestri Ponente, distruggendo 240mila metri quadri di vegetazione.

Secondo i primi rilievi dei carabinieri del Nucleo Forestale di Genova Rivarolo, supportati dal Nucleo Investigativo della Forestale di Genova, il rogo sarebbe esploso a causa di alcuni residuati bellici risalenti alla Seconda Guerra mondiale che si sarebbero auto-incendiati.

Gli agenti hanno individuato anche il preciso punto di innesco dell’ordigno in una pietraia nel mezzo del bosco.

Gli elementi rinvenuti “fanno ricondurre con ragionevole certezza le cause dell’innesco all’accensione di residuati bellici della seconda guerra mondiale – spiegano gli inquirenti della Forestale. – Sono anche stati rinvenuti i resti, assai deteriorati, di due moschetti dell’epoca“.

Anche se le conclusioni sono da “confortare con successivi riscontri investigativi e scientifici“, è possibile che a provocare l’accensione spontanea dei prodotti esplodenti siano state le elevate temperature oltre al loro “progressivo naturale deterioramento chimico che, in alcuni casi e a seconda del tipo di esplosivo, può renderli altamente instabili“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/LUCA GINOCCHIO