Le Nazioni Unite chiedono a Israele un’indagine trasparente
Dopo il funerale e gli scontri che ne sono seguiti (leggi qui), il consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato “fermamente” l’uccisione della giornalista palestinese-americana Shireen Abu Akleh, colpita a morte mentre indossava un giubbotto identificativo per la Stampa.
È una delle rare volte in cui l’Onu ha preso una posizione unanime su un argomento riguardante Israele, chiedendo “un’indagine immediata, approfondita, trasparente e imparziale” su questo omicidio.
Venerdì la polizia israeliana ha attaccato la folla che partecipava al funerale della giornalista a Gerusalemme con cariche che sono cominciate all’uscita del feretro dall’ospedale a Beit Hanina, quartiere arabo di Gerusalemme est, quando la polizia ha impedito che la bara della giornalista, coperta dalla bandiera palestinese, fosse issata in spalla da un gruppo di persone.
Questo perché a Gerusalemme è vietato sventolare la bandiera palestinese. Il feretro è quasi caduto a terra.
«L’Ue è sconvolta – ha denunciato Borrell, alto rappresentante per la politica estera , condannando – l’uso sproporzionato della forza e il comportamento irrispettoso della polizia israeliana nei confronti dei partecipanti al corteo funebre».
La polizia israeliana ha annunciato che aprirà un’inchiesta dopo la protesta internazionale per l’intervento degli agenti di polizia durante i funerali.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA