SALVINI

Matteo Salvini all’epoca aveva usato frasi offensive” sui social nei confronti di Rackete

Il Senato ha approvato con 82 sì, 60 no e 5 astenuti il rapporto della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari che il 28 febbraio ha stabilito l’insindacabilità nell’ambito di un procedimento penale nei confronti di Matteo Salvini, che all’epoca era ministro dell’Interno, per diffamazione di Carola Rackete.

In sostanza il voto porta ad un divieto di procedere nei confronti di Matteo Salvini.

Il caso in questione riguarda un procedimento a Milano per diffamazione continuata e aggravata di Rackete, all’epoca comandante della Sea Watch 3, “per aver detto diverse frasi offensive” sui social e in una intervista televisiva. 

A febbraio scorso la giunta ha deliberato di ritenere che le dichiarazioni costituiscono opinioni espresse da un membro del parlamento nell’esercizio delle sue funzioni e pertanto tutelate dalla Costituzione.

di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI SALVINI